Libia. I due italiani uccisi in uno scontro a fuoco

ROMA – Ormai è cosa certa: due dei quattro italiani rapiti in Libia nel luglio scorso sono morti in uno scontro a fuoco tra forze armate libiche e terroristi. Il fatto sarebbe documentato anche da un filmato amatoriale.

Ma non solo. A raccontare i fatti è stato anche il presidente del Consiglio militare di Sabrata, Taher El-Gharably il quale ha assicurato che i due italiani sono stati uccisi in uno scontro a fuoco”. “Ieri abbiamo inseguito un gruppo di Daesh”, ha detto El-Gharably riferendosi ai terroristi dell’Isis, “che fuggivano dal centro di Sabrata verso la periferia: c’è stato uno scontro fra le nostre forze e il gruppo dei Daesh, intensi scambi di colpi che hanno provocato la morte di alcuni di loro mentre il resto è fuggito. Quando siamo arrivati sul posto, abbiamo trovato otto morti – ha aggiunto il presidente del Consiglio militare di Sabrata – una donna è stata catturata e sono stati trovati un bambino e un ferito”, ha aggiunto riferendosi ad un adulto, “che è stato trasportato all’ospedale”.

“Abbiamo identificato qualche cadavere – ha detto ancora El-Gharably – e abbiamo riscontrato che la pelle di due morti aveva un colore diverso” rispetto a quella degli altri: “Sono state pubblicate immagini e alcuni hanno riconosciuto che sono gli italiani rapiti”. “Tra le vittime – ha spiegato ancora il capo milizia – due persone sono sospettate di essere italiane” ma “finora non l’abbiamo potuto verificare”. 

La Farnesina, dal canto suo, mantiene il riserbo, nonostante circolino da diverse ore i nomi delle possibili vittime, ovvero  Fausto Piano e Salvatore Failla. Anche il fatto che siano stati fatti i loro nomi e cognomi regala la misura nella quale si è ufficiosamente certi che si tratti di loro due, tanto che messaggi di cordoglio sono già arrivati dalle più alte cariche istituzionali: “in attesa di conoscere altri elementi ci stringiamo con affetto alle famiglie e a tutte le persone che vivono momenti di ansia e sofferenza” ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, mentre la presidente della Camera Laura Boldrini ha espresso “il grande dolore mio e dell’intera Camera dei deputati per la morte di Salvatore Failla e Fausto Piano – togliendo di fatto ogni velo di dubbio sulla vicenda – Molto deve ancora essere chiarito riguardo alle cause che hanno portato a questa tragedia, che nei prossimi giorni sarà anche all’esame del Parlamento”. In effetti, mentre per ora il Copasir ha convocato d’urgenza il sottosegretario con delega all’Intelligence Marco Minniti il quale ha confermato che gli altri due italiani nelle mani dei rapitori sono ancora vivi, l’informativa del governo sulla situazione in Libia era già prevista in Parlamento per mercoledì 9, sia alla Camera che al Senato, ma diventano a questo punto ben più urgenti.  

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