Terremoto. Sale il bilancio a 267 morti. La terra trema ancora

ROMA – E’ di 267 morti e 387 feriti il nuovo bilancio del sisma che ha colpito l’Italia centrale. L’aggiornamento è stato fornito dalla responsabile delle emergenze della Protezione civile, Titti Postiglione, nel corso del punto stampa di questa mattina. 

Delle 267 le vittime del sisma che ha colpito il centro Italia, 207 hanno perso la vita ad Amatrice, 11 ad Accumuli e 49 ad Arquata. I feriti portati in ospedale sono 387 ma alcuni di loro sono stati dimessi. 

Al momento, invece, sono  238 le persone estratte vive dalle macerie. Lo riferisce la Protezione civile aggiornando il bilancio dei soccorsi: ai 215 salvati dai Vigili del Fuoco, si devono infatti aggiungere 23 tratti in salvo dal Soccorso Alpino.

Oltre duemila sono i posti letto occupati dagli sfollati nelle tendopoli allestite nel Lazio e nelle Marche subito dopo il sisma. La disponibilità di posti letto attualmente è di 3500 ma potrebbe aumentare in base alle necessità, soprattutto nel corso della notte.  Dei 2100 gli sfollati nelle tendopoli allestite dalle unità mobili delle varie regioni e dalle associazioni di volontariato 653 hanno passato la notte nel Lazio, 920 nelle Marche e 600 in Umbria. Le associazioni di volontariato presenti sul territorio sono la Cisom, l”Anpas e l”associazione Misericordie.   

Anche questa notte la terra ha continuato a tremare

Nella notte sono state circa un centinaio le repliche del terremoto nel reatino, la cui intensità si è ridotta rispetto a quella dei terremoti avvenuti nella giornata di ieri. Quasi tutte le scosse registrate nella notte sono state infatti di magnitudo compresa fra 2 e 3. Soltanto due sono state più intense: la più forte, di magnitudo 4,8, è avvenuta alle 6:28 nella zona di Amatrice, nel margine meridionale della faglia, e l’altra, di magnitudo 2.6, è stata registrata alle 1:49 nella zona di Ascoli Piceno. Sale così a oltre 800 il numero dei terremoti avvenuti dall’inizio della sequenza, a partire cioè dalla scossa di magnitudo 6 delle 3:36 del 24 agosto. ”In realtà sono stati molto più numerosi, forse migliaia, considerando anche quelli di magnitudo inferiore a 2”, osserva il sismologo Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Sulla base degli accordi fra l’Ingv e la Protezione Civile vengono infatti comunicate in tempo reale le scosse di magnitudo superiore a 2,5, o superiori a 2,0 in situazioni critiche come quella attuale. “Considerando anche le scosse di magnitudo 1, il numero complessivo potrebbe salire a diverse migliaia – ha detto ancora Cocco – e quando processeremo anche i dati rilevati dalle stazioni mobili potremmo arrivare a decine di migliaia di eventi”.

 

 

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