L’uomo uccide non il terremoto, l’inchiesta parte

ROMA – “Il terremoto non uccide, piuttosto sono le opere dell’uomo che uccidono”.

Sono queste le parole del vescovo di Rieti Domenico Pompili nell’omelia della messa funebre per le vittime del terremoto ad Amatrice. Ci vogliono otto minuti di silenzio e pioggia per leggere tutti i nomi dei morti. “Non temete – dice con le lacrime agli occhi il presidente Mattarella – non vi abbandoneremo”. “Ricostruiremo Amatrice, pezzo per pezzo la ricostruiremo” aggiunge il premier Renzi.

Intanto dopo il sequestro dell’edificio della scuola di Amatrice “Romolo Capranica” comincia oggi, con altri sequestri, audizioni e acquisizioni di documenti, l’inchiesta della procura di Rieti sul terremoto che ha devastato Amatrice e Accumoli. L’autorità giudiziaria dovrà vigilare anche sulla ricostruzione e sul rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti. Il tema al centro di una telefonata tra il presidente dell’anticorruzione, Raffaele Cantone, e il procuratore di Rieti Giuseppe Saieva.

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