Nella capitale sfilano contro gli sgomberi. Roma non è in vendita

ROMA – «No agli sgomberi, sì agli spazi sociali. Roma non è in vendita».  E’ questo lo slogan urlato dai manifestanti che oggi hanno sfilato da piazza Vittorio a piazza SS. Apostoli. Un corteo partecipato dai movimenti del diritto all’abitare e da molti esponenti della società civile.

.«Nonostante il freddo è grande la risposta di Roma a questa chiamata che nasce – come ha spiegato Luca Faggiano del movimento – dalle otto occupazioni fatte lo scorso dicembre. Con questa manifestazione vogliamo saldare la gravissima emergenza della casa con le altre emergenze della crisi, come la chiusura degli ospedali: collegare le lotte per riprenderci i diritti che ci vengono negati». Tanti gli striscioni, tra cui: «Non chiediamo niente, ciprendiamo tutto», «Vogliamo una casa», «Sotto er ponte nun se po stà! Preferimo annà a occupà», «Il bando degli alloggi popolari è una truffa. Io sono senza casa, grazie caro sindaco», «Difendiamo i beni comuni perriprenderci il futuro». Al corteo aderiscono, oltre a Usb, centri sociali, studenti, anche Legambiente, e il comitato Acqua pubblica. Per Andrea Alzetta di Roma in Action «bisogna cambiare l’agenda delle priorità. Invece divendere il bene pubblico bisogna destinarlo al welfare. L’obiettivo è costruire una coalizione sociale che sappia collegare le lotte e sappia promuovere un diverso modello di sviluppo su queste città». In piazza anche Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio e candidata nel listino di Nicola Zingaretti. «Siamo in piazza per dire no ai progetti di cemento diAlemanno, le delibere sull’urbanistica sono state presentate quasi in campagna elettorale per accontentare i suoi amici ma non è quello che serve a Roma».

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