Discarica Divino Amore tra indagini ed esposti continua la mobilitazione dei cittadini

ROMA – La vicenda sulla discarica del Divino Amore si sta trasformando di giorno in giorno in qualcosa di sempre più intricato, tra interrogazioni parlamentari, esposti alla Procura della Repubblica, indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.

A questi poi si aggiungono comunicati stampi e dispacci al veleno tra politici di destra e di sinistra e la sensazione è che, purtroppo, tra tante parole spese, alla fine passi in secondo piano il problema centrale: come uscire dall’emergenza rifiuti senza sacrificare la salute dei cittadini. Ma è bene andare con ordine rispetto alle ultime vicissitudini. 

Sono sette  le interrogazioni parlamentari presentate dal presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, per far luce sulla questione discarica.

Oggi inoltre è stata presentata alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia querela dell’Associazione ‘Lo Sportello del Cittadino’ nei confronti del Commissario governativo, Goffredo Sottile, in cui viene evidenziato come, in questa fase  sia stato omesso il rispetto della direttiva comunitaria n. 2008/98/CE. Infatti sia il Commissario Sottile che gli altri funzionari, nonostante i poteri straordinari, dovrebbero seguire la gerarchia per il trattamento dei rifiuti che prevede: a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento. 

Intanto i cittadini residenti nel quartiere di Falcognana hanno presentato un esposto, sempre alla Procura della Repubblica di Roma, affinché vengano accertati tutti gli aspetti relativi alla nuova possibile discarica e per chiedere alla stessa Procura di disporre i provvedimenti più opportuni, fino al sequestro cautelativo dell’area interessata. 

Ma non finisce qui. Si perché alle interrogazioni parlamentari e ai dubbi esposti da Brunetta (che non nasconde il suo personale interesse, abitando in zona) sulla reale fattibilità della discarica,  controbatte Marco Miccoli (Pd),  che esorta il commissario Sottile a procedere serenamente con la realizzazione della nuova Malagrotta.

“Il commissario Sottile vada avanti tranquillo – dichiara  Miccoli- e non si lasci spaventare da questi piccoli sotterfugi messi in campo dall’ex ministro per tutelare la sua hollywoodiana magione con piscina”. 

A questo punto entra in gioco Stefano Pedica, coordinatore nazionale di Cantiere democratico, che in una nota afferma: “La politica lasci stare le stucchevoli polemiche sulle presunte ville hollywoodiane. L’unica voce che bisogna ascoltare è quella dei cittadini che si battono contro la costruzione della discarica a Falcognana e che ora chiedono chiarezza sulla proprietà del sito”.  E aggiunge: “Basta chiacchiere e inutili polemiche. Adesso quello che conta è chiudere Malagrotta ed evitare di ripetere gli errori del passato. Il comitato ‘No discarica al Divino Amore’ fa bene a non abbassare la guardia e a chiedere chiarezza sulla Ecofer. Bisogna dare risposte chiare ai cittadini, e da questo punto di vista la sinistra deve dare il buon esempio”.  

In tutto questo si apprende poi da un articolo odierno del Messaggero, che per bypassare il problema mobilità,  sia sull’Ardeatina che sulla Laurentina,  si potrebbero dirottare  i mezzi pesanti sull’Appia  e la Nettunense per poi riprendere Via del Divino Amore.  Ma ecco qui intervenire il Comune di Marino. 

In una dichiarazione congiunta infatti Fabrizio De Santis, vicesindaco di Marino, e Adriano Palozzi, consigliere regionale del Pdl, ribadiscono oltre al loro “assoluto dissenso sulla scelta di trasferire a Falcognana i rifiuti della Capitale”, anche quello  “di lasciar transitare per via del Divino Amore i mezzi pesanti diretti alla discarica”.  E aggiungono: “Come l’individuazione dell’area di Falcognana é ricaduta sui cittadini di Marino a seguito dell’esclusione del sito individuato precedentemente, allo stesso modo, adesso, vogliono far transitare per le strade di Marino i mezzi pesanti dopo il rifiuto opposto dal presidente del IX Municipio, Andrea Santoro, per il passaggio su via Ardeatina e la mozione del consigliere De Juliis per impedire il transito sulla via Laurentina. È ora di finirla di giocare allo scaricabarile: i cittadini di Marino non sono cittadini di serie b e non devono subire quello che gli altri rifiutano. 

A tutto questo si aggiunge il silenzio di Zingaretti e di Marino. Per alcuni esponenti del centrodestra si tratterebbe di “un silenzio inspiegabile vista la necessità  di fare la dovuta chiarezza,  tanto sulla proprietà del sito che sulla reale fattibilità della discarica”.

Bene. Ma tutti i rifiuti di Roma che fine faranno? “A forza di fare solo proclami sulla chiusura di Malagrotta e di ricercare solo siti per discariche, siamo oggi arrivati sul serio all’emergenza e i rifiuti rischiano di restare per terra a Roma se non si proroga Malagrotta per qualche mese, sino al suo definitivo completamento”. Lo afferma in una nota Donato Robilotta, coordinatore dei socialisti riformisti: “A settembre Malagrotta deve essere chiusa ma il trasporto all’estero dei rifiuti non è ancora pronto.

Secondo gli ultimi dati, dell’Ispra, Roma città produce 1 milione 354 mila tonnellate di rifiuto indifferenziato il cosidetto “tal quale”, al netto della raccolta differenziata pari al 24,6% (431 mila tonnellate di rifiuti differenziati). I quattro tmb presenti nella Capitale, Malagrotta 1 e 2, Rocca Cencia e Salaria, hanno una potenzialità di trattamento pari a 800 mila tonnellate di rifiuti che producono oltre 250 mila tonnellate di Cdr, combustile da rifiuto che bruciato produce energia e che per essere valorizzato oggi viene già portato all’estero per mancanza di impianti di gassificazione a Roma. Restano dunque oltre 550 mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati che non potendo essere più trattati dal tritovagliatore, secondo l’ultima circolare Orlando, non si capisce dove verranno portati per essere trattati prima di finire, secondo i piani del commissario Sottile, alla Falcognana.  

Gli abitanti di Falcognana intanto proseguono la loro mobilitazione e, per i prossimi giorni, hanno organizzato una serie di appuntamenti per sensibilizzare i cittadini sul tema dei rifiuti. Il 23 agosto saranno ad Albano per un incontro pubblico con il gruppo locale NO INC. IL 25 agosto è previsto un  dibattito sulle esperienze di lotta contro le discariche. Il 31 agosto invece in programma un evento musicale chiamato “Classic discaric rock”. 

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