Rifiuti. Falcognana, TAR sospende lo stop ai lavori Ecofer. Riparte il terzo invaso

ROMA  – Il Tar sospende lo stop ai lavori di ampliamento della discarica della Ecofer, in via Ardeatina a Roma. La sezione seconda quater del Tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva, presentata dalla stessa Ecofer, del provvedimento con cui la Soprintendenza per i beni architettonici e paessaggistici di Roma lo scorso 28 novembre aveva chiesto agli uffici di Roma Capitale di far sospendere i lavori in corso presso la discarica autorizzata per la realizzazione del terzo invaso.

L’organo del Mibac contestava in particolare che la fascia di rispetto del fosso dei Preti, «tutelato dalla legge 431/85 con relativa fascia di rispetto di 150 metri», era stata interessata da movimenti di terra e che la determinazione dirigenziale della Regione Lazio del 20 aprile 2010 e quella, sempre regionale, del 13 giugno 2013, che consentivano l’attività della Ecofer fossero state rilasciate «prive delle autorizzazioni paesaggistiche».

In quell’impianto avrebbe dovuto trovare dimora, in caso di necessità, una parte dei rifiuti trattati di Roma, come da accordo tra l’ex ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Quell’accordo però non divenne mai operativo, il ministro non firmò mai l’atto perchè divenisse tale «essendo allo stato venuti meno i presupposti emergenziali- scriveva il ministero lo scorso 16 gennaio- che ne giustificavano l’individuazione».

Adesso il Tar riapre in qualche modo la partita, di sicuro rimuove il blocco alla prosecuzione dei lavori, ricordando nell’ordinanza di sospensiva da una parte «che gli uffici di Roma Capitale (nella specie personale del comando del XII gruppo della Polizia municipale) hanno espressamente diffidato ‘la sospensione dei lavori come stabilito dal ministero dei Beni e delle Attività culturalì», ma dall’altra anche l’inerzia di Roma Capitale, «tenuto conto che nulla l’amministrazione ha replicato in ordine alla richiesta di sospensione del provvedimento impugnato». Pertanto il collegio, «nel bilanciamento degli opposti interessi», ha stabilito che «si apprezzano elementi di valutazione che militano per l’accoglimento della istanza cautelare siccome proposta dalla parte ricorrente». Il ricorso verrà quindi deciso nel merito in un’udienza fissata per il prossimo 26 giugno. (Dire)

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