Roma violenta. Attivista di Libera pestato a sangue senza motivo

ROMA – E’ sceso lo scorso lunedì sera dall’auto per comprarsi le sigarette a Piazza Venezia ed è stato prima colpito  da uno sconosciuto che gli ha sferrato un pugno e poi, una volta a terra, preso ancora a calci e pugni.

La vittima, Alessandro Putero di Ladispoli, persona conosciuta per il suo  attivismo  nell’associazione Libera è  ora ricoverato all’Ospedale San Giovanni in attesa di essere operato per le diverse fratture riportate. Secondo una prima ricostruzione l’aggressore si sarebbe rivolto a Putero dicendo: “Hai qualche problema?” Poi le botte.

Alcuni, come quelli dell’associazione di cui fa parte Putero, ipotizzano che si tratti di quel brutale fenomeno chiamato “knockout game”, che oltre oceano ha provocato diverse vittime. 

Il comunicato di LIbera

“In più occasioni – fa sapere Libera – in associazione abbiamo riflettuto sul fatto che la violenza spesso gratuita, sta diventando un linguaggio diffuso tra fasce della popolazione imbevute di una cultura becera, fatta dell’uso della sopraffazione, come unico disvalore che, in menti fragili ed ottuse, sembra dare un senso di identità. Purtroppo molti giovani adulti, in assenza di luoghi di socializzazione alternativi e di adulti che offrano modelli e stili di vita diversi, si nutrono di pseudo valori, di giochi violenti, corrono rischi esagerati, attaccano gratuitamente.

Ciò che è accaduto a Roma ad Alessandro, può accadere a chiunque e dovunque. L’individuazione dei responsabili è indispensabile poiché non si può farla franca, sarebbe una vittoria per questi violenti. Ma, dato il numero crescente di queste aggressioni gratuite,  spesso fatte assurdamente solo per gioco, ci dobbiamo interrogare come comunità se facciamo a sufficienza per la prevenzione, se stiamo investendo nel recupero, se quando si segnalano i primi disagi, abbiamo presidi sociali  in grado di  intervenire o semplicemente giriamo la testa dall’altra parte. A Roma – conclude Libera –  sono stati ridotti fortemente i fondi per i servizi rivolti ai giovani a rischio, le periferie non sono più presidiate, né risanate, non ci possiamo stupire che poi il disagio arriva al cuore della città a Piazza Venezia. Noi di Libera, ma crediamo tutti i cittadini del territorio, facciamo gli auguri di pronta guarigione ad Alessandro, il decorso non sarà facile, le lesioni sono gravi e serie, ma lo aspettiamo e non vediamo l’ora dI rivederlo al nostro fianco.”

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