A Roma l’allarme di Lepidini: arriva il Biodigestore, stop al monopolio di Cerroni

ROMA  – “Il progetto del mega biodigestore della capitale proposto da Cerroni al Km 21 della via Laurentina, non è che l’ultimo episodio di un interminabile martirio al quale è sottoposto il nostro territorio e al quale dobbiamo porre termine, una volta per tutte”.

E’ quanto denuncia Alessandro Lepidini, Presidente della Commissione Ambiente del Municipio IX.  

Infatti, come spiega ol copnsigliere dem “il Progetto della Pontina Ambiente srl per la realizzazione di un’azienda agricola a ciclo virtuoso con annesso impianto di compostaggio con produzione e riutilizzo di energia termoelettrica e biometano a servizio della città di Roma, ha l’evidente obiettivo di  convogliare tutta la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) di Roma nel nostro Municipio, al confine Sud-Est, in un’area ad altissimo pregio naturalistico contigua alla riserva naturale di Decima Malafede e in pieno vincolo di tutela dell’Agro romano Meridionale”. 

“A questo scempio ambientale, perché di questo si tratta, – continua Lepidini – va detto un no chiaro e netto, perché “l’infiocchettamento” dell’azienda agricola di qualità non è altro che la simulazione necessaria a perpetuare quel monopolio sui rifiuti intorno al quale Cerroni ha costruito il suo impero. Il progetto presentato in Regione – ricorda Lepidini – prevede per la produzione di compost, biometano ed energia elettrica, la realizzazione di un impianto articolato in 2 lotti gemelli, ognuno della potenzialità di 120.000 tonnellate all’anno di FORSU e rifiuti verdi in ingresso. Per ogni lotto sarà costruito un nuovo capannone della superficie di circa 19.865 m2, con la sezione anaerobica che ospita ben 18 digestori occupando uno spazio di circa 5.000 m2”.

“Realizzare un impianto di queste dimensioni, – incalza il Presidente della Commissione Ambiente – a un passo dalla Riserva di Decima Malafede e in piena area soggetta a vincolo ministeriale, non è sostenibile dal punto di vista ambientale. E’ inaccettabile – conclude Lepidini – che il Municipio IX, il più virtuoso per raccolta differenziata, debba farsi carico da solo di un problema che riguarda l’intera città di Roma e che andrebbe pertanto affrontato attraverso un’equa ripartizione  territoriale di un simile gravoso carico. Possibile che per la perpetuazione di un monopolio che tanti danni ha causato, dovrebbero rimetterci proprio i nostri cittadini dell’Extra GRA con in testa quelli della Selvotta, di Spregamore, di Monte Migliore, Paglian Casale e di tanti altri quartieri limitrofi? Dire no a questo monopolio vuol dire preservare incontaminata una tra le aree più belle del nostro Municipio”.

“Di fronte alle ripetute aggressioni alle bellezze naturalistiche dell’ecosistema del quadrante Sud-Est del Municipio 9, dobbiamo rispondere in maniera radicale con la richiesta di ampliamento del perimetro della riserva naturale di Decima Malafede.  Il tema dell’approvazione dei piani di assetto dei parchi regionali – prosegue Lepidini – è peraltro all’ordine del giorno della Regione Lazio e, pertanto, è questo il momento giusto per avviare ogni opportuna iniziativa per l’ampliamento del perimetro della riserva di Decima. In Consiglio municipale porteremo avanti da subito un atto di indirizzo recante la richiesta di ampliamento. A questo impegno istituzionale – conclude il Presidente della Commissione Ambiente –  sarà fondamentale accompagnare una capillare campagna di sensibilizzazione che coinvolga tutte le realtà del Municipio 9, ma anche quelle attive a Pomezia e Albano, per lanciare intorno ad una petizione pubblica una forte presa di coscienza che porti tutti in prima linea nel rilanciare con forza il tema dell’ambiente come bene comune”.

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