Pomezia: si lavora ancora sull’incendio, la nube nera su Roma

POMEZIA – Si lavora ancora per domare le fiamme nello stabilimento per il trattamento rifiuti Eco X incendiato venerdì scorso.

Almeno 40 i vigili del fuoco all’opera, su tre squadre, tre autobotti e altri mezzi speciali. Proseguono le opere di smassamento e raffreddamento contemporaneamente alla rimozione dei vari materiali presenti nel deposito. Per le operazioni i vigili del fuoco indossano mezzi di protezione individuale considerando il tempo e il fumo ancora presente. Le fiamme – riferiscono gli operatori – sono notevolmente ridotte e in vari punti assenti. Aria irrespirabile nelle immediate vicinanze del luogo, il sindaco di Pomezia ha decretato la chiusura di tutte le scuole nel raggio di 2 chilometri. Intanto la nube nera, spinta dal vento, sta lambendo l’area sud della capitale. L’odore è acre e forte e già ieri alcune persone si sono rivolte al pronto soccorso per sintomi seppur lievi. La preoccupazione arriva da quello che potrebbe trasportare: diossine generate dalla plastica bruciata e, forse, amianto. Malgrado le rassicurazioni dell’amministratore delegato dell’azienda, infatti, i vigili del fuoco avevano già in un primo tempo parlato della presenza di amianto nelle coperture del magazzino. Inoltre, alcuni pannelli di amianto sono stati trovati all’interno del capannone andato in fiamme: una comunicazione è stata inviata alla Procura di Velletri che potrebbe trasformare il fascicolo aperto da “rogo colposo” a “disastro ambeintale”. Finora, comunque, secondo i rilievi dell’Arpa sui dati delle centraline la qualità dell’aria è nella norma per quanto riguarda gli inquinanti. Dati più approfonditi, però, non arriveranno prima di qualche giorno.

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