Torpignattara. 7 gennaio e Storace. La “Tolleranza Zero” del Sindaco si è sciolta come neve al sole

Roma non merita una nuova marcia di nipotini del Duce. Storace siede comodamente in maggioranza

ROMA –  La Roma della “Tolleranza Zero”, tanto cara durante la campagna elettorale al futuro sindaco Alemanno, si è ormai sciolta come neve al sole. L’ennesimo efferato delitto consumatosi l’altra notte a Torpignattara contro la famiglia del sig. Zhou Zeng, con la sua morte e quella della sua piccolissima figlia, dimostrano che non basta strombazzare politiche securitarie a destra e a manca per avere una città sicura e soprattutto più civile.

Così come non basta fare il solito comunicato di condanna, dopo l’ennesima aggressione neofascista o dei fascisti del terzo millennio nella città di Roma, per potersi pienamente definire il Sindaco di tutti. E la nuova provocazione fascista, in ricorrenza dell’anniversario di Acca Larentia, con l’annunciata discesa a Roma di buona parte delle varie frange dell’estremismo neofascista per la giornata del 7 gennaio, non può essere fatta passare come una semplice cerimonia di circostanza.

Basta andare a farsi un giro sui siti dell’arcipelago dell’estrema destra per poter leggere con quale spirito si è deciso di radunarsi a Roma fin dalla scorsa estate. Roma, Medaglia d’Oro alla Resistenza, non merita una nuova marcia dei nipotini del Duce e bene ha fatto l’ANPI a chiedere al Prefetto di Roma il divieto per tale manifestazione. Non si possono utilizzare strumentalmente gli anniversari, come in questo caso quello di Acca Larentia, per poter incitare all’odio razziale, all’anticomunismo e alla xenofobia. I cittadini democratici di Roma non devono sopportare questa ennesima farsa già condannata dalla Storia.

Per questo è giusto condividere l’appello lanciato dalle forze democratiche ed antifasciste romane, da Rifondazione Comunista, dalla Federazione della Sinistra, dalle radio di movimento, dai sindacati di base, per essere presenti questo sabato, già dalle ore 16 in poi, davanti al Comitato di Quartiere all’Alberone, con un forte presidio partecipato che non permetta questa triste e nera carnevalata.

Intanto il governatore de LA DESTRA, per non farsi scavalcare “a destra” dalle varie organizzazioni neofasciste che hanno convocato i loro seguaci a Roma per questo sabato, ha deciso di rilanciare la sua opposizione al governo Monti con una manifestazione nazionale convocata a Roma per il prossimo 4 febbraio.

Certo è davvero bizzarro vedere che, mentre Storace se ne sta comodamente seduto in maggioranza con la Polverini partorendo meno di un mese fa un bilancio regionale 2012 che affossa il Trasporto Pubblico Locale, lascia in mutande gli ATER (quello di Roma compreso), riduce al lumicino i fondi per le politiche sociali ed aumenta vergognosamente le prebende ai suoi assessori in tempi di cosiddetta “carestia” per tutti noi comuni mortali, voglia fare la voce grossa contro il governo nazionale.

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