Roma 2020, campioni dello sport in pressing su Monti

Dopo l’appello dei campioni dello sport, arriva anche il si’ di partiti, industriali e sindacati, in nome del rilancio dell’Italia. Insomma, e’ forcing attorno al presidente del consiglio Mario Monti in attesa della sua firma.

I tempi stringono, entro una settimana va presentata al Cio la lettera di garanzia del governo, e aumentano gli appelli per prendere parte alla corsa per ospitare i Giochi olimpici e paralimpici 2020 a Roma. Mentre l’esecutivo continua a studiare l’impegnativo dossier, la giornata si e’ aperta, letteralmente, con un’intera pagina di giornale acquistata da 60 campioni azzurri per fare un appello al premier, ma con il passare delle ore si sono moltiplicate ed e’ cresciuto il peso delle prese di posizione a sostegno della candidatura, con l’intervento dei tre leader di Pdl, Pd e Udc e di Confindustria. Roma 2020 ”e’ una grande opportunita”’ per l’intero Paese, ”nonostante le attuali difficolta’ economiche”. Questo il leit motiv delle dichiarazioni che si sono succedute di ora in ora. Lo hanno sottolineato gli atleti: ”Chiediamo al premier di darci una mano ad accettare questa sfida, una grande opportunita’ per Roma e l’Italia” ha detto Yuri Chechi per spiegare i motivi che hanno portato all’appello dei campioni tricolori. ”Siamo molto vicini al premier e sappiamo bene le difficolta’ che ci sono – ha sottolineato l’olimpionico degli anelli – ma alcuni dei competitor, come la Spagna, navigano in acque peggiori eppure con entusiasmo stanno affrontando questa sfida”.

Anche Carolina Kostner ha voluto aggiungersi al coro: ”Sarebbe bellissimo avere i Giochi a Roma nel 2020. Ero Torino 2006, e’ stata un’esperienza unica”. Sul tasto dello sviluppo hanno insistito gli industriali. ”Un’occasione unica che non possiamo assolutamente perdere”, ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, secondo la quale ”puo’ rappresentare un volano di sviluppo e contribuire al rilancio degli investimenti. Dobbiamo dimostrare al mondo che siamo in grado di raccogliere la sfida e gestirla al meglio”. Sulla stessa linea Giorgio Squinzi, presidente di Mapei e candidato alla presidenza di Confindustria. Di ”occasione straordinaria di sviluppo e crescita con importanti ricadute sull’occupazione giovanile che e’ il principale problema dei nostri giorni” parla anche il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni, che chiede al governo ”di appoggiare la candidatura, garantendo però un progetto serio, sostenibile e con una gestione rigorosa e trasparente delle risorse da investire”.

A dare consistenza politica alle attese per una soluzione positiva sono venute le parole dei leader dei tre maggiori partiti che sostengono l’esecutivo. Angelino Alfano (Pdl), Pierluigi Bersani (Pd) e Pierferdinando Casini (Udc), hanno sottoscritto l’appello degli atleti: ”Si’ alla candidatura di Roma purche’ i Giochi  siano sobri e non abbiano aspetti faraonici – ha detto Bersani -. D’altra parte la capitale offre una location inimitabile”. ”E’ giusto promuovere lo sport e la concordia tra i popoli, ma lo si puo’ fare anche con la sobrieta’ che il momento difficile per tutti richiede”, ha chiosato Alfano, mentre Casini e’ chiaro: ”Bene, ma non possiamo spendere molti soldi”. Il ”via libera” dai partiti fa sorridere il presidente del Coni, Gianni Petrucci: ‘A questo punto manca solo la penna per la firma”, ha detto, sottolineando che comunque il si’ di Monti ”serve solo per andare avanti”. ”Gli avversari? Bisogna preoccuparsi di tutti, ma anche gli altri devono preoccuparsi di noi”, ha concluso.

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