Il 6 giugno “Occupy beach”. Verdi e radicali per liberare il mare a Ostia

ROMA – “Nessun compromesso ad Ostia  sulle spiagge con chi ha cementificato il mare di Roma e realizzato il lungomuro. L’accordo sui varchi e la sostituzione dei muri con muri di siepi è irricevibile”.

Lo dichiarano in un comunicato congiunto il coportavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e Riccardo Magi presidente di Radicali italiani che aggiungono: “Il mare a Ostia si puo’ e si deve raggiungere entrando da qualunque accesso a prescindere dai varchi. Ci sono oltre 60 accessi rappresentati dagli stabilimenti che devono e possono essere utilizzati”.

“Il problema purtroppo e’ rappresentato dal fatto che chi raggiunge la battigia viene cacciato perché non potendo sostare non può fare il bagno e viene invitato dai gestori degli stabilimenti ad andare via – spiegano il leader verde e quello radicale -. Ecco perche’ sarebbe importante che il sindaco prevedesse nella sua ordinanza la sosta per garantire il dirotto previsto per legge alla balneazione. Il Comune, inoltre, deve approvare il Piano degli arenili prevedendo il riequilibrio tra spiagge libere e spiagge in concessione considerato che l’85% delle spiagge sono cementificate e occupate da stabilimenti”.

“Chiediamo inoltre una commissione tecnica ispettiva di alto livello che verifichi la coerenza tra quanto dichiarato sulle concessioni demaniali degli stabilimenti e i titoli edilizi, ed in caso di violazioni avviare la revoca delle concessioni – concludono Bonelli e Magi -. A Ostia bisogna portare la legalita’ e l’abbattimento del ‘lungomuro’ e’ il primo atto di questa lunga ma necessaria strada e per queste ragioni che lanciamo la proposta di ‘Occupy Beach’ per il 6 di giugno per mobilitare cittadini, assocazioni e movimenti: occupiamo le spiagge e facciamoci il bagno nessuno ci può cacciare”.

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