Trastevere, residenti senza parcheggi lanciano petizione

ROMA – I residenti di Trastevere hanno firmato una petizione per chiedere alla presidente del primo municipio Sabrina Alfonsi di riavere indietro trenta posti auto che da un giorno all’altro sono passati da strisce blu a strisce gialle riservate ai Carabinieri. 

Qualche settimana fa, infatti, nel tratto di via Garibaldi che va da via del Mattonato fino a via Mameli (una zona già piuttosto stressata dal traffico, dalla movida e dalla carenza di parcheggi) una trentina di posti macchina prima delimitati da strisce blu sono stati ridipinti in giallo e assegnati alle Forze dell’Ordine.  La motivazione è il trasferimento nella caserma di Via Garibaldi del comando al momento in Via Morosini e dunque la conseguente necessità di posti auto per le auto dell’Arma e per quelle private degli uomini in servizio. 

Quali che siano le ragioni, non sono piaciute agli abitanti che hanno raccolto firme e chiesto alla presidente Alfonsi di rivedere la sua decisione perché “al netto di tutte le altre limitazioni (passi carrabili, divieti di sosta), come conseguenza rimangono a disposizione dei residenti (oltre 100 nuclei familiari nello stesso tratto di strada) solo 10 posti macchina.”

C’è grande malumore tra i cittadini della zona ormai impossibilitati a utilizzare la propria auto per la paura (fondata) di non ritrovare più un posto. “Vivere qui è diventato impossibile” racconta una coppia con due bambini. “La situazione non è sostenibile, non si possono eliminare in un giorno trenta posti macchina in una strada come questa. Significa avere grosse limitazioni anche per andare a lavorare, portare i bambini a scuola o semplicemente andare a fare la spesa”. 

Le alternative ci sarebbero come indicato  nella stessa petizione e vanno cercate in accordo con l’amministrazione. Una delle proposte ad esempio è quella di disegnare le strisce gialle riservate ai carabinieri proprio di fronte alla caserma, nel tratto di strada al momento inibito anche alla sosta.

Oggi un permesso per entrare nella zona a traffico limitato e per parcheggiare all’interno delle strisce blu costa per una famiglia con reddito pari o superiore a 15 mila euro, da 122 a 212 euro l’anno per la prima macchina e da 197 a 312 euro l’anno per la seconda macchina, a seconda della cilindrata dell’auto. Ci si dovrebbe domandare se a una sottrazione così importante di posti auto non dovrebbe conseguire anche una riduzione della tariffa annuale. 

Il problema dei parcheggi a Trastevere continua a rimanere fuori dai programmi politici delle amministrazioni del centro storico. I residenti sono barricati in casa negli orari in cui sono aperti i varchi, guai a prendere l’auto il sabato sera, si parcheggia il venerdì e si riprende il lunedì mattina. 

Sarebbe necessario, come è avvenuto in altre zone “calde” della città pensare a una soluzione stabile ed equa che assicuri a chi vive nel quartiere una riserva di spazi non occupabili da altre auto. 

Il comandante Romano prossimo al trasferimento assicura una soluzione di buon senso e sostiene di aver richiesto lo stesso numero di posti che saranno liberati in Via Morosini. Ma alla conta il saldo non torna. 

La presidente Alfonsi che non era stata informata del problema fino all’arrivo della petizione, assicura un interessamento per il caso, che viene vissuto come un vero e proprio “esproprio” dagli abitanti, e ha l’occasione per dimostrare che il governo della città è un mezzo per il bene comune e non un’imposizione di soluzioni che acuiscono i disagi e marcano i privilegi. 

Intanto le elezioni sono alle porte e i militari hanno cominciato il trasloco nella nuova caserma. 

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe