Blockchain pronto per promuovere alcuni progetti “made in Italy”

Parlando del blockchain è facile fare confusione con le criptovalute, indirettamente connesse a questo innovativo strumento di comunicazione e scambio dati, ancora sconosciuto per molte persone.

Se dovessimo trovare una definizione per questa parola, probabilmente, potremmo farlo dicendo che si tratta di una catena a blocchi i quali contengono alcune transazioni. Le oscillazioni e prezzo del bitcoin non dipendono quindi dal blockchain, il mezzo di transazione che le criptovalute semplicemente utilizzano per essere trasferite. 

Detto questo, torniamo al vedere come l’Italia ha intenzione di promuovere alcuni progetti nostrani utilizzando il blockchain e le sue immense possibilità. Nelle settimane passate, alcuni provvedimenti a livello legislativo hanno visto il governo farsi sempre più vicino al mondo delle criptomonete, dopo l’avanzata di Malta e la sua accoglienza alla prima regolamentazione del settore.

Tra i settori che stanno guardando con interesse al mondo del blockchain, possiamo trovare quello della sicurezza online e su internet – nonostante ci sia un forte dibattito a causa delle stesse criptovalute, il cui acquisto lascia molto margine a transazioni poco trasparenti e con fini non propriamente leciti. Nonostante questo, ci sono diverse ragioni per cui i progetti made in Italy stanno guardando a questa risorsa per crescere in un mercato arduo da penetrare e con risorse molto limitate.

Crescita attraverso l’educazione di una nuova tecnologia

Le nuove startup sono le prime che hanno guardato al mondo del blockchain come una nuova risorsa per creare nuove idee di business e semplificare i processi al momento esistenti. Secondo le nuove startup tecnologiche in Italia, questa tecnologia potrebbe favorire con una serie di impulsi molto positivi un mercato che ha bisogno di trovare applicazioni di utilizzo nel mondo reale.

Uno dei mercati che potrebbero trarre il maggiore beneficio da questa tecnologia è quello dell’energia elettrica. Abituati al vecchio schema di acquisto dell’energia, in pochi hanno pensato al come – il blockchain – possa andare in soccorso di un settore così antiquato. La risposta la danno alcune nuove nate nel settore Italiano, proponendo un sistema di acquisto e scambio dell’energia usando il peer-to-peer.

Un delegato di una di queste nuove società, Evolvere, ha dichiarato che il blockchain ha permesso grazie a nuovi strumenti di affrontare le sfide più complicate del mercato, offrendo una possibilità di crescita anche ai fornitori di energia indipendenti, in maggiore nel nostro paese. 

Proprio l’avvento delle energie rinnovabili ha favorito la crescita di questi individui, trovatosi con energia in eccesso e la possibilità di vendere l’eccesso non utilizzato ad altre persone. Questa è una delle decine di realtà che utilizzeranno il blockchain per promuoversi nel mercato mondiale, partendo piccole startup tutte Italiane. In futuro, i piccoli produttori di elettricità, beni di consumo e servizi, potrebbero trarre ulteriore vantaggio da questo avanzamento tecnologico, segnando un cambiamento profondo e radicale nel funzionamento dell’economia che non ha fatto progressi negli ultimi 50 anni.

Una volta che le nuove regolamentazioni a livello nazionale verranno approvate, dovremmo cominciare a vedere le prime realtà che guardano all’utilizzo del blockchain materializzarsi. Una cosa è certa: ci aspettano delle novità molto emozionanti e tutte Italiane.

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