16 maggio Usb conferma lo sciopero contro le prove INVALSI

“ Gran chiacchiericcio nelle scuole e tentativi di far fallire la mobilitazione ma lo sciopero è in atto ed e’ legalmente proclamato”.

ROMA- Oramai è chiaro l’indicazione deve essere stata data dal Ministero: le prove devono essere fatte!

A qualsiasi costo, anche con sotterfugi e bugie. Due dure giornate di sciopero quelle del 9 e 10 maggio e ieri l’ennesimo segnale del nervosismo dei Dirigenti che hanno addirittura fatto circolare la “notizia” di una presunta revoca dello sciopero nazionale in atto.

Ignoranza? D’altra parte che i Dirigenti  abbiano necessità di “un’operazione di educazione e comunicazione, [..]” attraverso “un mix di comunicazione istituzionale e comunicazione attraverso la rete e i social network” lo ha dichiarato lo stesso Ministro Profumo!

“Uno sciopero DEVE essere revocato con 5 giorni di anticipo. Uno scioperante NON può essere sostituito. Non si può obbligare nessuno a fare lo straordinario. E’ suscettibile a sanzione qualsiasi azione unilaterale da parte “datoriale” che acuiscano i motivi dello sciopero. Non si può bloccare un  pubblico servizio convocando tutti gli insegnanti nello stesso orario e mandare a casa gli alunni anticipatamente per mancanza di personale. “L’utenza” va avvisata dello sciopero ed è compito dei Dirigenti farlo.

Il Ministro,” si domanda inoltre Barbara Battista – dell’Esecutivo Nazionale dell’USB Pubblico Impiego- “come “valuta” tali comportamenti dei Dirigenti che in un sol colpo violano autonomia scolastica, legge antisciopero (leggi che noi non abbiamo voluto) ma soprattutto lo Statuto dei Lavoratori e la Costituzione?”

“Questo è solo l’anticipo”- prosegue la dirigente- “di ciò che avverrà in modo sistematico nella scuola e in tutti i servizi pubblici: la BCE ordina e i nostri Ministri eseguono, in barba a qualsiasi diritto e libertà, anche di opinione!”

Non è un caso che a dirigere l’Istituto INVALSI ci siano un Direttore della Banca d’Italia, il dott. Paolo Sestito, e il dott. Giovanni Bocchieri noto già nel Miur ai tempi Gelmini, esponente della maggiore associazione padronale di intermediazione di manodopera.

Il Protocollo firmato da tutti i Sindacati Collaborazionisti e il Governo del 3 maggio rende chiaro il progetto di asservimento dei lavoratori pubblici nel ciclo: valutazione- chiusura delle scuole – licenziamenti.

USB è l’unico sindacato che si è opposto a quel Protocollo al tavolo dello scambio di favori.

Le mobilitazioni non si fermano:

il 16 MAGGIO dalle ore 12 l‘USB ha organizzato un presidio davanti la sede dell’INVALSI -a Frascati- e consegnerà tutti gli atti delle scuole e dei docenti che li hanno contestati.

Il 18 MAGGIO dalle 9.30 al cinema Farnese a Roma. Assemblea Nazionale delle RSU e delegati PER ASSUMERE I DIRITTI e LICENZIARE IL GOVERNO.

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