“Il Tar vuole vederci chiaro sugli atti che hanno stabilito l'entità dei posti riservati agli studenti extra-comunitari in ogni Ateneo, compresi i criteri adottati. Il Ministero dovrà fornire i provvedimenti con cui viene decisa la riserva di questi posti che spesso rimango inutilizzati; gli atti del procedimento di nomina della commissione per la elaborazione dei test di ammissione, nonché degli atti della commissione e del ministero con cui gli stessi quesiti sono stati resi esecutivi, quesiti tanto discussi quest’anno accademico e oggetto di istruttoria; copia dei verbali dei lavori della commissione che ha redatto i quesiti; copia degli atti del procedimento sulla base dei quali il ministero ha provveduto alla determinazione a livello nazionale dei posti da bandire da parte dei singoli atenei con particolare riferimento: -alla rilevazione relativa al fabbisogno professionale del medico chirurgo per l’anno accademico 2015 2016 che il ministero della salute ha effettuato ai sensi dell’articolo 6 ter del decreto legislativo numero 502 del 1992, trasmessa dallo stesso ministero in data 24 aprile 2015 alla Conferenza per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le province autonome in vista dell’accordo formale; al parere espresso dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca; - agli atti relativi alle attività istruttorie compiute secondo gli elementi di cui all’articolo tre, comma uno, e lettera a), comma due, della legge numero 264 del 1999; copia di tutte le richieste inviate dagli atenei con le quali si indica il contingente massimo da poter bandire, con riferimento alle schede ove sono indicati i parametri relativi alle aule, docenti, laboratori; copia delle linee guida ministeriali circa lo svolgimento della prova; copia del verbale dei lavori del tavolo tecnico della programmazione; copia del verbale di correzione dei compiti dei ricorrenti per mano del Cineca; copia degli atti del procedimento riguardante i test di anomalia post correzione sulle domande somministrate, ove effettuato; copia degli atti relativi al procedimento di computo e individuazione dei posti disponibili e vacanti presso ciascun ateneo.” dichiarano gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia.
Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Per la prima volta si farà luce sulla definizione del numero dei posti per i corsi di medicina. Abbiamo da subito denunciato come quest’anno sono stati troppi i posti lasciati liberi, derivanti dal fatto che il contingente riservato agli extracomunitari non è stato riempito e dalla chiusura anticipata della graduatoria. La modifica normativa, relativa alla chiusura anticipata delle graduatorie, inserita nel decreto 546 di ieri è la prova che per l’anno scorso la mancata riassegnazione di questi posti non sarebbe dovuta avvenire.”
Conclude Dionisio: “Sarebbe stato necessario per il MIUR tenere conto della realtà dei fatti, anche in virtù di questo ultimo pronunciamento del TAR, ma purtroppo così non è stato. Anzi, si è andati in direzione contraria, attraverso il taglio dei posti messi a bando e una prevedibile ulteriore riduzione, dovuta all’introduzione di norme stringenti sulla chiusura delle graduatorie. Non è pensabile andare avanti con un modello simile che si scontra in ogni suo punto con la realtà: il MIUR abbia il coraggio di superare l’attuale sistema e andare verso il libero accesso.”