Insegnare matematica come arte sviluppa entrambi lati del cervello

ROMA – “La matematica deve essere insegnata come una materia artistica”. Ne e’ convinto Aldo Reggiani, presidente di ‘Spettacoli di matematica’, l’associazione di promozione sociale formata da attori professionisti ed ingegneri che dal 2009 promuove spettacoli teatrali di matematica per emozionare bambini e ragazzi.

“Nel 2015 abbiamo fondato anche una casa di produzione cinematografica che si chiama ‘Feel Center’ e con essa abbiamo prodotto due film di matematica, divertenti e artistici: ‘Una magia saracena’ per un pubblico dagli 11 ai 14 anni, gia’ visto da piu’ di 70 mila giovani; ‘Il giardino dei numeri’ per bambini dai 6 ai 10 anni, realizzato in collaborazione con l’Opera nazionale Montessori perche’ il genio di Maria Montessori ci ha insegnato che la matematica bisogna impararla con le mani e con il cuore”. E con questo spirito ‘Spettacoli di matematica’ e l’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) saranno impegnati dal 25 giugno al 1 luglio nel ‘Talent camp’ a Cinecitta’ World a Roma. Una settimana di divertimento, scoperte e crescita per bambini e ragazzi ad alto potenziale in cui i minori plusdotati verranno coinvolti nei laboratori emotivi e di ‘CineMATHS’. “Dobbiamo insegnare a tutti i ragazzi, anche a quelli con alto potenziale intellettivo, ad utilizzare sia il lato sinistro che quello destro del cervello. Il lato sinistro e’ quello dei conti, il destro dei racconti. Se non sono sviluppati entrambi- avvisa l’ingegnere umanista- manchera’ l’equilibrio e alla fine nascera’ una grande fragilita’ sia emotiva che, successivamente, nel mondo del lavoro”. Il presidente di ‘Spettacoli di matematica’ ricorda che “l’Italia e’ precipitata all’ultimo posto tra i primi 40 paesi sulla matematica. Purtroppo quando andiamo nelle scuole e nelle famiglie sentiamo sempre che e’ la peste nera. Vorrei che la matematica venisse abbinata alla poesia, alla musica, all’arte, al teatro e al cinema”. In cosa consistono gli spettacoli teatrali di matematica? “Mettono in scena concetti di matematica e di problem solving. Noi proponiamo le equazioni ballate, rendiamo la matematica non solo visibile ma anche artistica. Insegniamo facendo vedere il lato emozionale della materia, come se si trattasse di un’opera d’arte. Quando facciamo un’equazione non puntiamo sul risultato ma sul ragionamento- spiega l’ingegnere- che deve dare soddisfazione”. – Come siete arrivati a lavorare per il ‘Talent Camp’? “Una mamma il cui figlio plusdotato aveva visto il film ‘Una magia saracena’ ci ha chiesto se potevamo fare qualcosa con i bambini ad alto potenziale. Abbiamo pensato che se mettiamo direttamente i bambini a produrre dei film divertenti di matematica, prendiamo tre piccioni con una fava: per loro e’ interessante far parte di un film poiche’ imparano cos’e’ la costruzione di un prodotto multimediale; avviciniamo i bambini alla matematica, vista come una forma di arte; infine, la condivisione. Il prodotto multimediale realizzato dai bambini plusdotati verra’ messo a disposizione di tutti i bambini italiani, anche quelli meno dotati”. L’associazione e’ impegnata nei licei nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro: “Consigliamo ai ragazzi di prendere un’equazione, anche difficile, poi diciamo loro di costruirci sopra una storia da trasformare in un film. Con questo lavoro non hanno perso tempo- rassicura Reggiani- hanno studiato la matematica e hanno imparato a creare dei prodotti multimediali che in futuro possono dare lavoro”. Lavorano con l’ingegnere una trentina di animatori scientifici diffusi nelle varie citta’ d’Italia, impegnati a portare i film nelle scuole ed a proporre un piccolo laboratorio per combattere la paura della matematica. “Una paura che nasce nella scuola primaria e che viene instillata dalle mamme e dalle maestre”, sostiene Reggiani. “Le mamme hanno l’ansia della matematica e il tono con cui ne parlano induce nel bambino la stessa ansia”. Purtroppo la paura si traduce nei numeri: “L’Italia ha una percentuale d’iscritti alle Facolta’ scientifiche tra le piu’ basse d’Europa. Parliamo di circa il 13% tra ingegneri, fisici e matematici. Se allarghiamo ai biologi, farmacisti e geologi arriviamo al 25%. Quindi- riassume- il 70% dei ragazzi scelgono le materie umanistiche (Lettere, Scienza della Comunicazione, Scienze della Formazione Primaria, Scienze Politiche e Legge). Il lavoro oggi, pero’, e’ nella matematica. Uber, Facebook, Arbnb sono macchine di matematica. È la matematica che dara’ il lavoro e la liberta’ ai giovani”. – Da dove viene questa paura? “Parte dalle scuole primarie, ma e’ nella secondaria inferiore che i ragazzi arrivano a pensare di non essere portati. Scelgono un percorso di studi che li portera’ al call center ma non in Italia, in India. Le famiglie si devono rendere conto che se si distraggono nel periodo 7-13 anni dei loro figli, dopo non dovranno lamentarsi se a 35 anni i figli non avranno un lavoro. La nostra missione e’ salvare quanti piu’ giovani possibile”. – E’ iniziata da poco la coproduzione di un terzo film con la Rai, ‘La direzione del tempo’: “Mettiamo in scena le 5 equazioni che hanno cambiato il mondo e se i giovani le impareranno saranno automaticamente ingegneri. Cinque equazioni importanti e talmente belle da essere delle opere arte”. Per chi fosse interessato, la partecipazione al ‘Talent Camp’ e’ riservata ai bambini dai 6 anni (che abbiano frequentato nell’anno scolastico 2016/17 dal primo al quinto anno della scuola primaria) ai 14 anni (che abbiano frequentato nell’anno scolastico 2016/17 dal primo al terzo anno della scuola secondaria di primo grado). I partecipanti dovranno avere una documentazione che attesti una valutazione cognitiva che li collochi nella fascia della dotazione intellettiva, top 5% o dal 95° percentile in su (Quoziente intellettivo o Indice abilita’ generali maggiore o uguale a 120). Le iscrizioni al TALENT CAMP saranno aperte fino al 22 maggio.  

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