Delio Rossi, mi scuso con tutti ma quanti moralisti

”Chiedo scusa a Ljajic, alla societa’, ai tifosi e alla citta’ per il mio gesto, brutto e deprecabile, ma umanamente giustificabile”. Cosi’, l’ex
tecnico della Fiorentina Delio Rossi nel corso di una conferenza stampa volta a chiarire quanto accaduto mercoledi’ al 32′ del primo tempo del match contro il Novara al momento della sostituzione di Ljajic.

Delio Rossi però poi ha precisato. ”Chiedo rispetto per la mia persona, il mio lavoro, la squadra che alleno e la mia famiglia. Io ho  sbagliato e mi scuso con la citta’ di Firenze. Ho pagato e paghero’. Ma su queste cose non transigo. Ringrazio la famiglia Della Valle che mi ha dato la possibilita’ di vivere questa avventura. Chiedo scusa alla citta’, ai giocatori, alla societa’ e all’Aic. Ma quanti perbenisti e falsi moralisti ho visto in questa vicenda, gente che mi ha giudicato senza aver visto nulla e sapere nulla del mio passato. La mia storia dice che io non ho mai dato giudizi lesivi verso nessuno. Ho solo e sempre pensato a lavorare e non devo dimostrare nulla”.

L’allenatore non ha voluto rispondere a domande: ”Ci sara’ modo in futuro di tornare sull’episodio”. Ma ha chiesto ai tifosi ”di stare vicino alla squadra ed ai Della Valle per gli ultimi 180 minuti di campionato, perche’ la nave e’ quasi in porto”, ha concluso, riferendosi alla salvezza che la Fiorentina deve ancora conquistare

 

IL PROVERBIO INDIANO – “La mia e’ la storia di un ragazzo che ha iniziato ad allenare i bambini del Foggia per portarli fuori dalle strade, ha allenato gli operai la sera, ha allenato nei campi polverosi della Serie C, e sono arrivato e alleno nei professionisti e non mi sono mai premesso di dare giudizi lesivi nei riguardi di nessuno, ho solo pensato a lavorare. Sono per la cultura dell’esempio, e continuero’ ad esserlo”, prosegue il tecnico che poi ricorre ad un proverbio indiano: “prima di dare giudizi su una persona devi camminare due giorni nei suoi mocassini, dice un proverbio indiano. Molte volte ferisce piu’ la lingua della spada. Io sono sempre stato uno che e’ andato avanti sulla sua strada ma su certe situazioni non transigo. Dobbiamo smetterla con il perbenismo, con la maleducazione, e’ giusto
rispettare le regole. Sono pentito e chiedo scusa per il gesto e sto gia’ pagando, ho pagato e paghero'”, ribadisce l’allenatore.


STRISCIONE PRO DELIO – ”Da mercenari circondato, uomo vero ti sei dimostrato” firmato Curva Fiesole 1926. Questo lo striscione affisso dai tifosi della curva Fiesole sui cancelli dello stadio Franchi oggi, poco prima della conferenza stampa d’addio del tecnico Delio Rossi, licenziato dalla Fiorentina dopo la rissa con il giocatore Adem Liajic. Sullo striscione e’ apparsa anche una mano disegnata dagli stessi tifosi con un cartellino viola.

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