Basket Nba. Atlanta ferma la nuova versione di Orlando. I Mavericks si confermano “Streakbusters”

Non sono gli Acchiappafantasmi, ma di sicuro sanno come fermare le “strisce” vincenti degli avversari; stiamo ovviamente parlando dei Dallas Mavericks, che dopo Celtics, Spurs e Hornets fermano anche la corsa degli Heat, arrivati fin qui a 12 successi in serie.

Nella battaglia dell’Ovest per antonomasia nel frattempo San Antonio surclassa dei Suns decimati (dallo scambio di mercato) e sono molto vicini, per la seconda volta, a raggiungere 10 vittorie consecutive. Male invece i nuovi Magic che franano ad Atlanta segnando meno di 90 punti.

Indiana Pacers – New Orleans Hornets 94-93 CP3 non sta bene fisicamente, ed è evidente, come è sotto gli occhi di tutti il calo generale degli Hornets che cominciano a scendere verso il basso nella classifica della Western. Va detto che la fortuna non sta aiutando gli Hornets, viste le due sconfitte sul filo di lana negli ultimi giorni; e così è stato anche ad Indiana, con il tap in di Dunleavy a 3 secondi dalla fine che corregge un tiro sbagliato di Granger e regala ai Pacers una W impensabile qualche istante prima. Per NOH 7° sconfitta nelle ultime 10 partite; mentre Indiana continua a vivacchiare nel bel mezzo della Eastern (settimo spot) e si gongola il Danny Granger di ieri notte, autore di 27 punti.

Atlanta Hawks – Orlando Magic 91-81 Nuovi Magic, Nuova Era. Dentro Arenas, Richardson, Turkoglu; fuori Pietrus, Carter, Gortat e Lewis. Ovviamente la chimica non si trova in due giorni, e gli Hawks ne approfittano asfaltando Orlando in una brutta partita di pallacanestro che non diverte gli spettatori. +17 ad un certo punto per gli Hawks che sfruttano le debolezze e amnesie dei ragazzi allenati da Van Gundy. Manca un cambio per D12 (19 punti +20 rimbalzi) è palese, e certi meccanismi tra gli esterni saranno difficili da digerire, ma il talento non manca.  Arenas-Richardson-Turkoglu al loro debutto fanno registrare un deludente 6/23 dal campo. Atlanta domina nel pitturato (51-38 a rimbalzo) e Horford è l’Mvp  con 24 punti ed 11 rimbalzi. Molto positivo anche Johnson (17) che dopo l’infortunio sta riprendendo il ritmo smarrito.

Miami Heat – Dallas Mavericks 96-98 Dallas fa lo sweep ai danni di Miami, e ferma anche la striscia  (12 W) della franchigia della Florida. Mavericks che giocano una ottima pallacanestro. Vanno avanti di 13 nel primo quarto, resistono al ritorno di fiamma degli Heat griffato Wade, tengono nell’ombra Lebron (fermo a quota 19), e nel momento del bisogno piazzano un break terrificante che segna senza repliche il match. Protagonisti del “sacco di Miami” sono Dirk Nowitzki (26 punti +9 rimbalzi) un infuocato Terry da 19 punti nell’ultimo periodo, e un Marion decisivo con alcune giocate “sporche” che regalano dei possessi vitali a Dallas. Ai padroni di casa non  bastano 11 triple (di cui la metà della premiata ditta Chalmers-Jones) e i 41 punti del duo Bosh-Wade. Debutto da dimenticare per Mike Miller, osannato dal pubblico di Miami.

San Antonio Spurs – Phoenix Suns 118-110 Questi Spurs non scherzano, seconda “streak” da ricordare, e 10° W consecutiva, per la seconda volta in un mese, ad un passo. Suns decimati, ma che con il cuore e la volontà lottano fino alla fine, restando aggrappati più volte (sotto di 13 al primo tempo, sotto di 19 nella terza frazione) ad un partita che li vede infine soccombere per mancanza di uomini, e impossibilità nell’arginare le scelte offensive della banda Popovich. Suns infatti che tirano con 53% dal campo, ma dall’altra parte non sanno proprio come placare la furia dei vari Duncan (20+15), Parker (19 punti), Neal, e Ginobili (15 punti). Tra questi è Gary Neal a sorprendere, e a conquistarsi la palma dell’Mvp con 22 punti in 30 minuti. Tra le fila dei Suns immenso Dudley con 27 punti, 5 rimbalzi e 3 assist.

Portland Blazers – Milwaukee Bucks 106-80 Rose Garden difeso e Portland che con uno spietato secondo quarto (34-17) chiude il match prima che il secondo tempo racconti la sua versione dei fatti. In entrambe le squadre ci sono assenze illustri (Roy & Jennings) ma la cosa non interessa a LaMarcus Aldridge che griffa una prova da All Star, scrivendo qualcosa come 29 punti e 19 rimbalzi. Ad aiutarlo ci sono Matthews (22 punti) e Fernandez che dal pino contribuisce con 17 punti e ben 7 assist.

Le altre partite della notte: GWS-Houston 112-12 (Houston Rockets in rimonta ad Ovest, vincono pure ad Oakland e sentono odore di playoff. Mvp del match è Kevin Martin con 30 punti. Ai Warriors non bastano i 44 di Monta Ellis per evitare la 9° sconfitta nelle ultime 10 uscite). Cleveland-Utah 90-101 (Cleveland può poco di fronte a Deron Williams (17+10) e ad Utah, e si arrende senza troppo impegno, concedendo la vittoria numero 20 della stagione ai Jazz). LA Clippers-Minnesota 113-90 (W senza storia per i Clippers che udite udite ottengono con merito la 3° vittoria consecutiva, raro caso in questa Regular Season. Il rookie  Blake Griffin non la vuole smette di incantare, e anche questa notte il tabellino parla al suo posto, con 22 punti, 10 rimbalzi, e 7 assist. Incredibile. Incredibile quanto  Eric Gordon autore di 36 punti, 6 assist, 5 recuperi e 5/7 da 3. Giovani campioni crescono). Washington-Charlotte 108-75

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