Juventus-Milan, solito fascino, ma non scontro diretto

Si attendono conferme da Napoli e Roma

 

ROMA – Giornata tranquilla ?  Non del tutto.
Se non fosse per uno spettacolare Juve- Milan,  nella serata di domenica, e il derby siciliano, questa giornata si potrebbe definire con incontri abbastanza tranquilli, nella quale, però, una buona metà delle squadre ha,  comunque, motivi più che validi per conquistare i tre punti, pur non essendoci scontri diretti.
Stranezza del destino, proprio dall’incontro più importante, viene a mancare la caratteristica sfida di classifica perché  la Juventus dall’alto dei suoi insormontabili distacchi (Napoli a 11 punti, Milan a 15) a  sei giornate dal termine, può affrontare l’avversario rossonero con una sicurezza tale che, battendolo, lo renderebbe matematicamente fuori da ogni speranza di scudetto.
Già, la matematica:  i numeri, finora, ancora non danno alcuna certezza sia nell’assegnazione del titolo  che nelle posizioni di  qualificazione per le  coppe europee, oltre che nelle retrocessioni, per cui, teoricamente tutto potrebbe essere possibile. Teoricamente….

Juventus, solo certezze, per il Milan impegno gravoso
Ma la Juve vista a Roma con la Lazio non genera alcun dubbio su chi possa tagliare il traguardo finale, avendo superato, ormai, esami su esami, per giungere a questa posizione di preminenza nella quale sembra inattaccabile, nonostante il Napoli delle ultime partite sia apparso più sicuro e più concreto rispetto ai mesi precedenti.
Da questa classica che più classica non si può, ci aspettiamo di vedere, comunque, una partita aperta a tutti i risultati ma, soprattutto, ricca di bel gioco e di gol, anche se il Milan sarà privo di Balotelli.
Mentre per Conte si tratterà di apporre un ulteriore “mattoncino”, come lo chiama lui, per la costruzione finale della casa, per Allegri esiste, deve esistere,  qualche preoccupazione in più perché, con le dovute proporzioni, allo stato attuale,  appare  assai più facile e scontato  per la Juve vincere lo scudetto che per il Milan acquisire il posto in Champions. Ecco perché i punti in palio all’Olimpico di Torino sono molto importanti più  per i milanisti che per i bianconeri.
Il Milan, nelle due ultime partite, con la Fiorentina fuori  e con il Napoli in casa, ha perso le occasioni più favorevoli per lottare per la seconda posizione, lasciando proprio a queste due squadre i punti che sarebbero stati preziosi e, soprattutto, gli avrebbero consentito maggiore tranquillità nel rush  finale. Ma non tutto è perduto, solo che, ora, va….sudato.

Napoli, occhio al Cagliari
Sulla carta non dovrebbero esserci problemi per i partenopei, al S. Paolo con il Cagliari che, però, va evidenziato, nelle ultime cinque partite ha conquistato tre vittorie e due pareggi, risultati che gli hanno consentito di allontanarsi notevolmente dalla zona B; per avere conferma dello stato di forma degli isolani chiedere notizie all’Inter, ultima vittima, per giunta, pure sul campo neutro di Trieste….
 
Fiorentina contro il Torino ma con l’attenzione a…Torino
I viola di Montella giocano al Franchi contro un Torino che, a causa di alcuni risultati negativi, è precipitato ai confini (+6 punti) dal Siena, quart’ultimo, e, di conseguenza, non potrebbe permettersi ulteriori passi falsi che lo calamiterebbero in pericolose sabbie mobili. La Fiorentina punterà a vincere con l’orecchio al risultato di Torino ma il motivo clou di quest’incontro sarà il ritorno sull’Arno di Alessio Cerci, che, la scorsa estate,  la società viola aveva ceduto in comproprietà al Toro, mai immaginando che lì  sarebbe rinato al punto tale da diventare l’elemento di maggior spicco ed essere chiamato da Prandelli in Nazionale.  
Anche questo non è uno scontro diretto ma i motivi non mancano perché lo stesso sia ricco di spunti interessanti.  

Lazio e Roma, in classifica,  ancora insieme ?
Eccoci alle romane, non solo appaiate a 51 punti in classifica ma, ormai, unite più che mai dalla finalissima di Coppa Italia che, per quanto si disputi domenica 26 maggio, è ormai già oggetto di discussione. Oltre alla Lazio, già qualificata, la Roma, in settimana non si è lasciata sfuggire l’occasione buona per andare a vincere a S. Siro contro un’ Inter, rabberciata sia negli uomini che, soprattutto, nel gioco. I giallorossi di Andreazzoli hanno rimediato un figurone, confermando pienamente la vittoria dell’andata e accedendo alla finale che, per gli indubbi benefici che comporterà per chi la vince, costituirà sicuramente un avvenimento storico per la…. storia di Roma città. Mai successa  in precedenza  una finale simile.
Mentre per la Roma domenica dovrebbe trattarsi di una semplice formalità o quasi, in casa,  contro il Pescara, virtualmente già in B (chissà se il residente a Roma Zeman farà,  da  ex bis, spettatore), per la Lazio, sabato sera a Udine, sarà parecchio più difficile perché i friulani, vincendo, agguanterebbero proprio i biancazzurri, in concorrenza per un posto in Europa League; sebbene Petkovic dovrà fare ancora a meno di alcuni titolari, non sarà assolutamente possibile una ulteriore fermata, anzi, si impone una decisa sterzata per non pregiudicare quanto di buono fatto finora.    

Inter, non è rimasto (quasi) nulla
L’Inter, nell’orario del pranzo domenicale,  affronta il Parma a s. Siro, in una situazione di classifica e di morale a pezzi o quasi, dopo la batosta casalinga e relativa eliminazione dalla Coppa Italia da parte della Roma. Tra infortuni, tantissimi, e polemiche inutili  (lo chiediamo a Moratti: cui prodest ?) la squadra ormai sembra trascinarsi verso un finale scontato, lontano anni luce dal triplete di mourinhiana memoria.
Si parla già di epurazioni, di nuovo allenatore,  di una svolta da  tabula rasa.
In questo clima, avvelenato e demoralizzante, una vittoria col Parma costituirebbe una salutare boccata d’ossigeno e un raggio di sole nella nebbia.

Bologna -Sampdoria,  al momento, senza preoccupazioni…
Fra due squadre separate da un solo punto, questo si  presenta come un incontro senza attuali, particolari, necessità di classifica per entrambe,  ma qualche punticino farebbe comodo per allontanarsi definitivamente dai bollori sottostanti. .

La salvezza sotto l’Etna.
Catania-Palermo è il derby della  Sicilia che, per il Palermo,  diventa una partita doppiamente infernale per la necessità assoluta di fare punti, visto che il Siena ospita il Chievo e  il Genoa  l’Atalanta (sabato ore 18); per i rosanero una sconfitta a Catania potrebbe essere letale qualora le due concorrenti superassero gli impegni casalinghi.  Ma anche per il Catania, al di là dei motivi campanilistici, diventa importante tornare a vincere, dopo tre giornate con due pari e una sconfitta, gli etnei, per quanto distanziati non disperano di ritornare in corsa per un posto in Europa League ma, perché questo si realizzi, dovranno scrollarsi di dosso le tossine degli ultimi mesi e tornare ad essere quella squadra brillante e piacevole che tanto s’era fatta ammirare nell’andata.  
 

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