Cedrick Mabwati, il congolese costato come un caffè che ha messo paura al Real

SIVIGLIA – Può un giocatore costato quanto un caffè al bar mettere paura ai “Galacticos” del Real Madrid di Carlo Ancellotti? Il campo ha detto sì. Il nuovo che avanza nella Liga de campeones, orgoglio della Spagna pallonara non è solo Gareth Bale, il gallese del Tottenham in procinto di trasferirsi in forza alle Merengues, quanto piuttosto quello di Cedrick Mabwati, ala congolese in forza agli andalusi del Betis Siviglia.

Nel match di apertura della Liga, infatti, ha visto contrapposti il Real col secondo club del capoluogo andaluso. Un doccia fredda per il club più ricco del mondo che si è concretizzata al ’14 minuto. Palla nel cerchio di centrocampo. A riceverla proprio l’ala africana, che indisturbato si avvia verso l’angolo destro dell’area Merengues senza ricevere nessuna pressione avversaria. Il successivo tocco in mezzo trova Molina, che insacca per l’inaspettato vantaggio del Betis. Sarà poi il corso della partita a restituire il reale ordine di forza tra le due formazioni (1-2 il risultato finale con gol di Benzema e del neo acquisto Isco).

Ma l’effetto devastante che Mabwati ha avuto sulla partita, messo a confronto con il sempre più probabile arrivo di Bale alla modica cifra di 100 milioni di euro non ha potuto non destare un eco assordante nella Spagna della crisi delle banche, della disoccupazione alle stelle e della corruzione della politica (si legga caso Bacenas).

Cedrick Mabwati è nato a Kishasa nel 1992. Calcisticamente è cresciuto nella “cantera” dell’Atletico Madrid, ma la sua consacrazione è avvenuta nelle ultime due stagioni al Numancia, in seconda divisione. Gli attenti scout del Betis sono stati lesti ad accaparrarsi il giocatore, anche in virtù di un costo non certo proibitivo: 1,20. Il costo di un caffè. La clausola di rescissione del contratto del giocatore congolese prevedeva infatti uno svincolo a prezzo irrisorio se entro il termine perentorio del 15 giugno scorso fosse arrivata un’offerta da parte di qualsiasi club di prima divisione. Se il talento continuerà a brillare accanto a quello delle super stelle di Barcellona e Real Madrid non è dato saperlo. Sarà il campo a stabilirlo. Fatto sta che il suo trasferimento, il meno caro della storia della Liga, unito ad un esordio in pompa magna, non può che non far gridare al vero affare. Almeno dal punto di vista strettamente economico.

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