Riprende il campionato. Juve già titolata con la supercoppa

ROMA – Sabato con due anticipi parte il torneo 2013/2014 ma c’è già una squadra che ha vinto, la Juventus.

I bianconeri, oltre a conquistare la Supercoppa stracciando una derelitta Lazio, sono già al vertice della classifica dei pronostici e non potrebbe essere diversamente considerato che, dopo le (comprensibili) incertezze estive, con l’undici al completo, nella partita spareggio per il primo trofeo della stagione, è subito riapparsa la potenza fisica, tecnica e agonistica manifestata dalla compagine di Conte negli ultimi due anni; e tutto questo ben di Dio nonostante i due nuovi acquisti Llorente e Tevez ancora non appaiano al massimo della fama che li aveva preceduti. Senza contare che Lazio-Juve si è disputata non all’Olimpico di Torino ma all’Olimpico di Roma dinnanzi ad una tifoseria laziale super gasata; va bene pure che la Juve sia la squadra con maggior numero di tifosi al seguito ma travolgere l’avversario a casa sua in una partita spareggio per 4-0 non può che essere un chiaro messaggio di forza e predominio, lanciato a tutti,  nell’incombente inizio del campionato.

Milan, vietatissimi i passi falsi (soprattutto per Allegri).                                      
Il Milan, dopo le stucchevoli polemiche estive (Honda e Ljajic) esordisce a Verona, di fronte ad una neo promossa ma, soprattutto, davanti ad una tifoseria che definire vivace è assai poco; a parte i ricorsi storici (la “fatal Verona”), questa trasferta, per il Milan, si presenta alquanto delicata perché costituisce un intermezzo probante fra i due impegni dei preliminari Champions. Il primo, in Olanda, si è concluso con la positività di un pareggio che lascia ben sperare per la qualificazione,  ma anche e forse soprattutto con il ritorno al gol con una prova significativa di El Shaarawy; certo, da quanto visto, si sarebbe potuto pure vincere ma anche perdere; però, il Milan olandese (a grande differenza della Juve contro la Lazio…), contro un avversario giovane (3 difensori del ’94) e pimpante non ha (ancora ?) manifestato il piglio della squadra che può competere con la Juve. Ecco perché alla prima di campionato, a Verona, sarà costretto a dare un vibrante segno di presenza, da riconfermare, quattro giorni dopo, a S. Siro nel ritorno col PSV, quando sarà in gioco una qualificazione che porterebbe nelle esangui casse sociali ben 30 milioni tra annessi e connessi, consentendo, così l’apertura della campagna acquisti……. Purtroppo, per Allegri, già da subito, non ci sono alternative: vittoria a Verona e qualificazione Champions. Per il Berlusconi di oggi, il Milan deve costituire solo un mezzo di tranquillità e non un problema ulteriore….

Napoli, ventata di novità in Italia e in Europa.
Il Napoli, dopo la piazza d’onore dello scorso anno, attende di verificare le conseguenze delle grandi novità che hanno caratterizzato l’estate 2013: Benitez per Mazzarri ma, soprattutto, Higuain per Cavani, oltre ad altri acquisti, al momento, di secondo piano (Reina, Rafael, Albiol, Callejon, Mertens) e in attesa di una seconda punta di grido e magari pure di un difensore. Domenica se la vedrà  con un Bologna che, sulla carta, è tutto da decifrare e questa potrebbe anzi dovrebbe essere l’occasione favorevole per riaccendere gli entusiasmi della tifoseria con una partenza sprint. Benitez necessita di dare una rispolverata al proprio nome, Higuain, da scalpitante argentino, vuole recitare la parte del matador, e lo scugnizzo Insigne aspetta la definitiva consacrazione europea.

Roma con il motto: “stiamo lavorando per voi”
Alla presentazione ufficiale della squadra, qualche giorno fa, pare fossero presenti circa 25 mila tifosi, segno tangibile che nelle vene romaniste il sangue è giallorosso più che mai, ma anche ribollente perché bisognoso di ritrovare antichi entusiasmi che la campagna acquisti fin qui condotta non pare abbia ancora riacceso, visto che è stata impostata su vecchie glorie (De Sanctis e Maicon) ma anche su giovani come Strootman, Jedvaj (18 anni, paragonato da tanti a Franco Baresi). Intanto con la cessione di Osvaldo i tifosi sono stati accontentati (Totti no…), come pure le casse societarie (entreranno 18 milioni), destinate ad ulteriore miglioramento con la vendita di Lamela, in dirittura d’arrivo al Tottenham. Se così fosse, sarà indispensabile ricercare non uno ma due attaccanti di peso perché, con Destro out non si sa fino a quando e con Gervinho, per quanto noto a Garcia per trascorsi francesi insieme, ancora da scoprire, non si potrà continuare a puntare sempre su san Francesco Totti quale attaccante, sicuramente degno di rubare l’appellativo di “core de Roma” allo storico Giacomo Losi, quanto ad attaccamento e generosità ma a settembre Totti compirà 37 anni…. Nell’ambito societario, da segnalare il rinnovo del patto di sindacato fino al 2017 fra Unicredit e la società americana: un segnale di intesa, in attesa che possano esserci, dopo quelli contabili ed economici, anche risultati favorevoli sul campo. Domenica i giallorossi inizieranno l’annata a Livorno contro una neo promossa che si presenta con due sole novità, mentre Garcia dovrebbe avere l’imbarazzo della scelta.

Lazio- Udinese, scontro diretto fra deluse                                                          
Certo, perdere contro una super Juve ci può stare ma non rassegnatamente come è successo alla Lazio che, per certi versi, ha facilitato il poker bianconero (quel Chiellini che segna da indisturbato centravanti…). Solo una serataccia non solo per i giocatori ma anche per l’allenatore che, dalla panchina, non ha saputo “vedere” la partita ? Marchetti unica sufficienza, la dice tutta. Ora qualche dubbio su Klose, (35 anni) quale unica,  vera,  voce nel deserto dell’area avversaria, comincia a sorgere; Lotito deve correre ai ripari e provvedere a qualche adeguato, rinforzo, dopo vari acquisti di giovani di belle speranze future ma ancora privi di certezze attuali. Petkovic, invece, dovrà rivedere alcune cose in campo fin da domenica contro l’Udinese, riveniente anch’essa da una sorprendente batosta casalinga in Europa League contro un’anonima avversaria polacca e, quindi, bisognosa di rifarsi. Per questi motivi, Lazio-Udinese si presenta per entrambe come una gara da affrontare  già con la massima attenzione.  

Fiorentina, pessimo precampionato, buona partenza in Coppa.
Vedova (inconsolabile fino a quando, lo vedremo) di Jovetic ceduto al Manchester City, ha sfoltito i ranghi solo delle seconde linee e, per il resto, conservando la splendida struttura precedente, rafforzata con l’arrivo di Mario Gomez dal Bayern che dovrebbe fare coppia con il ritrovato Giuseppe Rossi in zona gol, di Ambrosini, letteralmente messo alla porta dal Milan (altro caso Pirlo ?) e del palermitano Ilicic; ancora in bilico Ljajic. La scintillante Fiorentina del campionato passato, in estate ha deluso, ma in Europa League, è partita bene vincendo in Svizzera grazie ad uno spettacolare gol di Cuadrado e ad un’autorete, soffrendo ma portando a casa una preziosa vittoria che lascia ben sperare per il ritorno. Dai viola, ci si attende una conferma nel posticipo di lunedì sera contro un Catania tutto da verificare dopo le pesanti cessioni di Marchese, Lodi e soprattutto Gomez.

Inter, lavori in corso in squadra e in società.
Le tante cessioni hanno riguardato per lo più giovani e riserve, a parte Cassano e Silvestre, gli arrivi maggiori sono stati quelli di Campagnaro, Icardi, Belfodil, Rolando, Wallace e Taider, tutti nomi, tranne il primo, per lo più giovanili, con buone referenze ma da verificare nell’ossatura che Mazzarri, (la novità più assoluta sarà proprio lui) dovrà assemblare con il connubio fra il gruppo vecchio e il nuovo, impresa non semplice, ma affascinante agli occhi della nuova proprietà indonesiana che nei prossimi giorni dovrebbe concludere l’acquisto della società da Moratti.  Domenica si ricomincia a S. Siro col Genoa di Liverani (allenatore esordiente) nuovo per 6/11 con il rientrato Gilardino desideroso di mettersi in mostra nello stadio delle sue vecchie imprese milaniste. 

Le altre partite, tutte domenica alle 20,45.
Meritevole d’interesse Torino-Sassuolo, con la prima, rinnovata per oltre metà squadra (a Immobile l’opportunità di riscattarsi, al giovanissimo barese Bellomo di confermare se è nato un altro Cassano) e con la seconda adeguatamente rinforzata in tutti i reparti con un’aria giovanile e sbarazzina (spicca il capelluto Zaza, atteso in area gol). Il Cagliari, con la stessa, identica formazione dello scorso torneo affronta un’Atalanta rinforzata quanto bastava ma con Livaja nuovo partner del prolifico Denis e con Bonaventura in attesa della definitiva consacrazione. In Parma-Chievo si attendono scintille dal duo Amauri-Cassano, da una parte e una globale riconferma dell’undici veronese, anche sotto la guida di Sannino.
Con il mercato ancora aperto fino al due settembre, buon campionato a tutti !

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