Sapore di Champions. Spicca Milan Napoli ma c’è anche il derby romano

ROMA – L’ultima partita della quarta giornata si giocherà domenica sera ed è sicuramente la più interessante, quel Milan-Napoli che metterà  di fronte le due italiane, reduci da due vittorie in Champions, conseguite in maniera differente ma ugualmente importantissime per partire bene e conquistare tre preziosi punti che fanno classifica ma anche morale.

Il Napoli ha rimediato un figurone, mettendo sotto il temibile Borussia Dortmund, ormai entrato a far parte delle big europee; l’esordio dei partenopei  è stato un’esplosione di tutto: di gioco, di gol, di spettacolarità, di tifosi incontenibili. Stavolta non ha segnato Hamsik ma ci hanno pensato prima Higuain e poi Insigne con un gol capolavoro su punizione che lo ha fatto conoscere a livello europeo; peccato per l’autorete di Zuniga, l’unico neo della serata ma l’importante era vincere, spaventando subito il maggior pretendente al primo posto, poi,  fra quindici giorni si penserà all’Arsenal.   Il Milan, con l’organico ridotto all’osso, ha faticato non poco per avere ragione di un Celtic che, per quanto per  nulla esaltante e con limiti bene evidenti, stava quasi per lasciare il segno negativo in almeno un paio di occasioni oltre ad una traversa colpita.  I rossoneri, per la squadra in infermeria  sono stati compensati dalla dea bendata attraverso una provvidenziale deviazione, a pochi minuti dal termine,  di un tiro di  Zapata che spiazzava il portiere scozzese; con il raddoppio di Muntari,  tre punti preziosi per il diavolo in attesa del duplice incontro con i mostri del Barcellona. 

Non è andata per nulla bene alla Juve, nelle previsioni  la maggior quotata al successo affrontando l’avversario più agevole, ma che, purtroppo,  è incappata in un portiere che ha sfoderato una prestazione che definire storica è poco per le numerose e diverse parate effettuate per la difesa del pareggio. Per i bianconeri, 23 tiri in porta e 16 angoli non sono bastati per vincere e, addirittura, si è pure dovuto rincorrere l’avversario, andato inaspettatamente in vantaggio: è mancata la lucidità necessaria della grande squadra che, seppure dinnanzi ad un avversario inferiore ma ostico, alla fine riesce comunque a spuntarla e alla Juve tutto questo non è riuscito, provocando rammarico e delusione nella tifoseria.    

 

Milan-Napoli è il clou.                                                                                                                          

Il Napoli di Coppa ha spaventato tutti ed ora, con la Juve dietro le spalle, si candida per la posizione da leader e,  a s. Siro, domenica sera, c’è un’altra (favorevole ?) occasione per confermare la propria forza. Allegri, con la squadra ancora molto rabberciata, ha già messo le mani davanti dicendo che per il Milan  “sarà molto dura”.  Di certo sarà una partita da vedere proprio per verificare lo stato generale  delle due squadre in proiezione prossima futura perché,  da qui a metà dicembre,  saranno impegnate in due tornei e non è ipotizzabile alcun passo falso, neppure minimo.    Soprattutto per il Milan che è già indietro di cinque punti dalla vetta e, in particolare, è ancora alla ricerca di una fisionomia e di un gioco. Dopo tante chiacchiere societarie bisognerà passare ai fatti sul campo.  

 

Il derby romano.                                                                                                                                          

Anche se un derby alla quarta giornata non s’era mai visto prima, i significati per entrambe le squadre non mancano. La Roma vi si presenta come meglio non potrebbe, in testa alla classifica dopo tre vittorie su tre partite,  ma ancora con  la ferita aperta della sconfitta nel derby finale di Coppa Italia… La Lazio, a tre punti,  è in agitazione per le contestazioni dei tifosi, arrabbiati con Lotito per la deludente (secondo loro) campagna acquisti; agitazione solo in minima parte  sopita dopo la sonora vittoria dell’ultima giornata e  forse solo battendo i nemici cugini,  tornerebbe (?) il sereno. Inutile ribadire che una vittoria nel derby conta più di qualsiasi cosa. 

Mai come stavolta, nessuna delle due può permettersi di uscire sconfitta.                                         Per la Roma, significherebbe interrompere bruscamente questo splendido avvio di campionato e mancare quella  “vendetta” della Coppa Italia finita male;  per la Lazio e, soprattutto per Lotito,  sarebbe il peggior modo per riaccendere la miccia delle contestazioni, anche se il presidente biancazzurro vi  è ormai abituato e super vaccinato…. 

 

Juventus,  il Verona è l’occasione per rifarsi.                                                                                           

Dopo i due recenti pareggi, con l’Inter e il Copenaghen,  che hanno lasciato il segno nelle rispettive classifiche, questa, per la Juve è l’occasione buona per rifarsi, possibilmente con una salutare vittoria per dissipare qualsiasi dubbio sulla condizione atletica e psicologica della squadra ed anche per tornare sulla cresta dell’onda. Per gli uomini di Conte, quindi,  non è ipotizzabile alcun risultato se non quello pieno.  

 

Fiorentina a Bergamo, non proprio semplice.                                                                                                     

Dopo la convincente prestazione in Europa League, la Fiorentina, seppur leccandosi le ferite del disastroso pareggio con il Cagliari e  priva di due titolari quali Pizarro e soprattutto Gomez, va a Bergamo per verificare lo stato di forma fisica e mentale dopo le reiterate polemiche che hanno caratterizzato la settimana. Certo,  Il 3-0 conseguito contro un’anonima squadra portoghese ha un po’ rasserenato gli animi e fatto scoprire l’utilità di alcuni nuovi giocatori  di riserva ma a Bergamo  non sarà  altrettanto semplice contro un’Atalanta finora altalenante e bisognosa di conferme. 

 

Sassuolo-Inter,  proprio tutto facile ?                                                                                                                    

Delle dirette inseguitrici del duo di testa, per l’Inter, almeno sulla carta, la partita si presenta come la più facile, contro una neo promossa che, finora, non è ancora riuscita a fare un punto.  E forse una potenziale difficoltà potrebbe provenire proprio da questa debolezza avversaria che, dopo tre giornate all’asciutto, sta già vivendo una situazione di disperazione. Pertanto, un po’ di attenzione da parte dell’Inter verso gli uomini di Di Francesco non guasterebbe.  Da registrare che la settimana prossima dovrebbe finalmente concludersi la cessione della società al magnate indonesiano Thohir da parte di Moratti il quale ha ammesso  che non sarà  il presidente della nuova compagine societaria, pur rimanendo al suo interno  come socio di minoranza: è la fine di un’epoca. 

 

Livorno a Genova, per il suo presidente.                                                                                                          

Il Livorno, a ridosso delle zone alte della classifica va a Genova, la città del suo presidente Spinelli, fra l’altro un ex del grifone, per scontrarsi con l’onda d’urto rossoblù che, appena una settimana fa,  aveva travolto, a casa sua, in uno spettacolare derby,   la Sampdoria; chissà cosa pagherebbe Spinelli per fare altrettanto col suo Livorno, sotto la Lanterna. Il Genoa è  in attesa di conferma, dopo i diversi inserimenti estivi, il Livorno vuole continuare ad essere la matricola migliore.

 

Le altre partite

Bologna-Torino. si affrontano due squadre ancora alla ricerca della propria identità con un Torino ancora arrabbiato per le conseguenze arbitrali del rocambolesco  pari col Milan e con un Bologna che non ha ancora vinto (2 punti rivenienti da  due pareggi). 

Chievo-Udinese, è importante più per la squadra di casa che finora ha incassato 7 gol in due partite con  la sola, inutile, doppietta di Paloschi  al Napoli : la mano del nuovo allenatore Sannino ancora non si è fatta sentire e un ulteriore passo falso potrebbe peggiorare la situazione. 

Per il Cagliari contro la Sampdoria  è il momento per tornare alla vittoria mentre per i liguri, con un misero punto, diventa indispensabile  invertire la rotta e rifarsi dal disastroso derby 

Catania-Parma si presenta già come una sfida all’ultima spiaggia fra due compagini in fondo alla classifica (etnei ultimi a zero, emiliani penultimi a 1 punto) e un eventuale pareggio non sarebbe sufficiente a nessuna delle due; si prevede, pertanto, un incontro combattuto e, per chi dovesse perdere,  potrebbe cominciare a scricchiolare la relativa panchina.

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