Turno infrasettimanale, le prime tre vincono tutte. E domenica c’è un Napoli-Juventus

Tevez-Immobile, che sfida !                                                                                                                             

Una volta tanto,  prima di commentare le partite, diamo un’occhiata alla classifica dei cannonieri: domenica scorsa, con una spettacolare tripletta, Ciro Immobile aveva agguantato Carlitos  Tevez, nell’anticipo di sabato  l’ aveva superato, ma domenica sera, l’argentino, con una doppietta, s’era ripreso lo scettro. 

E’  proprio una bella sfida fra i due e lo sarà fino alla fine. Tevez, trentenne, (18 reti in 29 partite)  un temprato, mondiale, cannoniere d’area, contro Immobile, ventiquattrenne (17 reti in 27 partite),  un giovincello non più di belle speranze ma di certezze più che confermate (già capocannoniere in B col Pescara di Zeman, con 28 reti in 37 partite). Finora,  stessa media gol (0,62) e lotta quasi fratricida perché Immobile è di proprietà per il 50% della Juve e, anche se con la sua matura umiltà, non lo dà da vedere, punta decisamente a convincere Prandelli per il mondiale brasiliano. In questa bella situazione di rivalità, ovviamente la Juve gongola più che mai….   

Juve- Parma, con record fatti e disfatti 

La Juve che continua a vincere, ormai, non fa più notizia, se non per il fatto che, dopo il quindicesimo successo di fila in casa, ha raggiunto il nuovo record, apprestandosi, di questo passo,   a conquistarne altri.  Anche stavolta ci ha pensato Tevez,  con una doppietta, a superare un Parma, forte  di una lunga serie positiva di risultati (17), e speranzoso di rimontare dopo l’illusorio, bel  gol di Molinaro, un ex. A parte un rigore a favore,  apparso ai più,  da concedere agli uomini di Donadoni, gli stessi, nella ripresa,  hanno fatto quello che era nelle loro possibilità ma acciuffare la Juve non è impresa da poco. E alla fine,  in casa bianconera, ecco che la partita viene risolta sempre grazie alle zampate del campione di razza. 

Roma, successo faticato ma salutare                                                                                                                                                            

In Roma-Torino di martedì sera, confezionano il risultato finale i gol  di tre ex under 21: prima Destro porta in vantaggio i giallorossi, poi Immobile, con un gol da cineteca, pareggia e, poi, Florenzi, entrato da poco, in piena zona recupero regala il successo alla Roma. Bella partita, combattuta e piacevole a vedersi, con un Torino che, forse, non meritava di perdere e con una Roma che ha fatto di tutto per vincere, scatenando un insolito entusiasmo finale  in Garcia, solitamente sereno e tranquillo. Questi tre punti sono serviti ai padroni di casa per tenere a distanza il Napoli, a caccia della seconda posizione. 

Benitez azzecca il turnover                                                                                                                           

Il consistente successo (4-2) conseguito dal Napoli a Catania va ascritto a merito di Benitez che, sorprendendo tutti, oltre ad assenze forzate,  rivoluziona la squadra lasciando fuori tre titolari fra cui Higuain, sostituito, idea geniale, dal giovane Zapata,  il quale, nelle precedenti presenze non ne aveva azzeccata una e, stavolta, mette a segno una doppietta facendo dimenticare il più titolato titolare della sua posizione. Spettacolare Callejon, autore di due assist e di un gol e il Catania veniva impietosamente destinato ad affondare, sotto ogni aspetto,  nell’ultima posizione.

La Fiorentina (e il Milan…) che non t’aspetti                                                                                                                  

Dopo l’exploit di Napoli e contro un derelitto Milan, la Fiorentina costituisce la sorpresa negativa della giornata, facendosi superare in casa dai rossoneri  per i quali questo risultato vale tanto oro, più che per la classifica, per risollevare l’ambiente  da tempo depresso ed, anche,  per salvare, almeno per ora,  la scricchiolante panchina di Seedorf.    

Indubbiamente, rispetto al passato, s’è visto un bel Milan, più combattivo, vivo e vivace ma è difficile dire se solo per meriti propri o anche, e soprattutto,  per i demeriti di una Fiorentina irriconoscibile, forse anche per le diverse assenze ma anche per la prova incolore di diversi elementi fra cui Matri che ha sciupato almeno tre palle-gol, confermando la sua inconsistenza.  Gli esiti di quest’incontro parlano di una Fiorentina lontana dal terzo posto (distacco 10 punti, tanti) e di un  Milan deciso e convinto a continuare. 

Inter, un’altra opportunità persa                                                                                                                                                     

Non è l’anno dell’Inter: questa con l’Udinese è un’altra conferma che la squadra di Mazzarri più di tanto non riesce a fare. Se la palla non la mette dentro Palacio, Icardi ha altro (o altra…) a cui pensare,  neppure Guarin azzecca più qualche tiro da lontano e se poi si trova davanti pure quel diavoletto di Simone Scuffet, il portierino,  non ancora diciottenne,  rivelazione del torneo,  ecco che  la vittoria diventa una chimera, complice anche il solito, distratto, Gervasoni che non vede un rigore a suo favore. Mazzarri in panchina s’arrovella e Thoir in tribuna cerca giustificazioni, così finisce in uno scialbo 0-0. 

Chi emerge, chi precipita                                                                                                                                                              

Fra le squadre del momento, troviamo l’Atalanta che, con la vittoria sul Livorno, al quinto successo consecutivo, si trova a quattro punti dal secondo posto dell’Europa League:  perché non farci un pensierino? 

Si allontana, invece,  la Lazio, superata a Genova non solo dal grifone rossoblu ma anche dalle decisioni di  un arbitro (Peruzzo), rispedito subito in campo da Braschi, nonostante la precaria prestazione di domenica scorsa a Udine.  L’undici di Reja, seppure in formazione rabberciata, era riuscita a tenere bene per buona parte dell’incontro,  per crollare nel finale sotto i colpi di un Gilardino che, evidentemente, sente odor di mondiale. 

La Samp, vittoriosa col Sassuolo, acciuffa il Verona, battuto anche a Cagliari e alla quarta sconfitta consecutiva. 

Le ultime tre, tutte battute: brutto segno                                                                                                       

Nessun segno di riscatto dai bassifondi da parte delle ultime tre, quelle, teoricamente candidate alla retrocessione, mentre uno resuscitato Chievo, grazie a Paloschi disintegra il Bologna (3-0), lo scavalca ed esce fuori dalla zona calda.  

E sabato si ricomincia, fino a lunedì compreso                                                                                                                                          

La 31^ giornata, dodicesima di ritorno, presenta un pirotecnico Napoli-Juventus (domenica 20,45), non più importante per lo scudetto, ma  ricco di tanti significati: riuscirà il Napoli a fermare questa Juve che sembra veramente inarrestabile ?  Per i partenopei, squadra, società e tifoseria, vista l’atavica rivalità, riuscire in quest’intento costituirebbe una soddisfazione non indifferente. Gli uomini di Benitez sono caricatissimi dopo il successo di Catania, quelli di Conte non sono da meno e vogliono superare questo importante scoglio ancora indenni. 

Fra le due litiganti, a godere, almeno a priori c’è la Roma, impegnata nel convivio domenicale (12,30) a Reggio Emilia contro il Sassuolo, penultimo della classe, e pronta ad approfittare per rosicchiare punti all’una o all’altra o ad entrambe in caso di parità. L’undici di Garcia, alla terza vittoria di fila, vuole continuare la marcia, consolidando la propria classifica, puntando decisamente a blindare la poltrona d’onore.   

Sarà dura per la Fiorentina la trasferta di Genova contro una rediviva Samp (7 gol in due partite vinte): per Montella e c. va resettata la brutta battuta d’arresto col Milan, ripartendo a mente serena. 

L’Inter a Livorno sfrutterà l’occasione per riscattarsi ? Se lo chiedono in tanti perché il Parma è ad un punto e non si può più rimandare la vittoria, anche se l’avversario di turno è al limite della disperazione.  

La trasferta all’Olimpico di Roma con la Lazio, non è proprio l’occasione propizia per riprendere il cammino da parte  del Parma, interrotto dalla capolista: con i biancazzurri reduci da una sconfitta e con la probabile, ennesima, contestazione dei loro tifosi, l’atmosfera non si presenta per nulla serena.  

Da tenere presente che entrambe le squadre puntano all’Europa League e, di conseguenza, faranno di tutto per eliminarsi a vicenda. 

Di tutta tranquillità al centro classifica si presentano Verona-Genoa, impellente per i veneti il ritorno al successo,  e Torino-Cagliari, con i padroni di casa desiderosi di riscattarsi dopo la caduta finale di Roma.

L’Atalanta,  a Bologna, troverà un avversario che vuole allontanarsi dal trio finale e la partita si presenta di quelle combattute; disperata  o quasi, l’impresa che si prospetta per il Catania in trasferta a Udine.               

Per nulla tranquilla, invece, appare Milan-Chievo, sia per il Milan che, assolutamente necessita di una sicura, vittoriosa,  conferma anche in casa, dopo le due, positive,  trasferte di Roma e Firenze, sia per il Chievo, al quale pure un misero punticino  farebbe oltremodo comodo. In casa rossonera, inoltre, se si vuole continuare a coltivare  sogni europei (quinto posto),  prima ancora che sperare in passi falsi altrui, bisognerà vincere tutte le partite o quasi perché, con otto punti da recuperare e sette squadre davanti, l’impresa non appare facile neppure sulla carta, figuriamoci sul campo…… .                

 

 

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