La Juventus battuta a Napoli. La Roma, vittoriosa, esulta (e spera….)

Infuriano le polemiche arbitrali

Vecchia signora influenzata o acciaccata ?

Dopo 22 giornate di risultati sempre favorevoli, la Juventus viene battuta a Napoli e l’Italia calcistica, esclusa ovviamente quella di parte bianconera, invidiosamente esulta, anche se questo sorprendente stop, almeno per il momento, non provoca alcun scossone al vertice dal quale la vecchia signora continua a guardare tutti dall’alto, con la Roma seconda con una partita in meno, a 11 punti; questo consistente distacco, però, in settimana, potrebbero ridursi a 8 in caso di vittoria sul Parma, nella partita da recuperare e, a sette giornate dalla fine, con la Juve che, alla penultima, deve venire a Roma, sognare non costa nulla…..

Almeno, queste sono le speranze portate dal ponentino capitolino.

Il Napoli-Juventus di quest’anno ha costituito da autentica srattonata per l’undici di Conte, che, al di là del secco 2-0, è stato letteralmente surclassato alla stressa stregua dei fatali 20 minuti di Firenze dove incassò la prima sconfitta. la Juve, di fronte, s’è trovato un Napoli veramente super e solo la forma mundial del vecchio Buffon, grazie ad un paio d’interventi degni di lui, l’ha salvata da un passivo che avrebbe potuto essere molto più pesante.

Per gli uomini di Benitez , al di là dei motivi di prestigio, questo risultato consente di allontanare definitivamente la Fiorentina dal terzo posto e, soprattutto, di puntare la Roma per la piazza d’onore che consentirebbe l’accesso diretto alla Champions, evitando le qualificazioni.

Dopo questa disfatta, sulla Juve, è lecito porsi qualche domanda che solo i prossimi, pressanti, impegni (4 incontri in 12 giorni) tra campionato e Europa League potranno chiarire: si è trattato di un episodio isolato, quasi predestinato dalle circostanze ? La squadra, ancora una volta e forse anche di più, è apparsa affaticata, senza benzina, hanno detto in tanti: come mai le assenze di importanti titolari, Tevez su tutti, non sono state colmate da riserve che avrebbero dovuto rinfrancare il gioco, almeno quanto a freschezza e rapidità ? Stanchezza fisica e, soprattutto, psicofisica sono sintomi preoccupanti proprio ora che inizia il rush finale e deve far riflettere Conte il fatto che l’unico all’altezza della situazione sia stato Buffon….

Prossimo ostacolo, giovedì, nell’andata di Europa League, il Lione, che non ha nulla a che vedere con la forte squadra di alcuni anni fa (nel campionato francese, ora, è quinto a 28 punti dal PSG) ma, comunque, costituirà, in trasferta, il primo banco di prova per verificare la giusta reazione bianconera alla sconfitta napoletana, oltre alla possibilità di proseguire il cammino europeo.

La Roma, sorniona, c’é, e, fiduciosa, aspetta…

Nessuna preoccupazione per la Roma, vincitrice a Reggio Emilia, contro un Sassuolo che non l’ha impegnata più di tanto, anche se l’undici di Garcia h dovuto attendere gli ultimi secondi del recupero per consolidare, con il gol del subentrato Bastos, un risultato, maturato in precedenza con la rete di Destro, alla sua quarta segnatura consecutiva. Forse con una maggiore precisione, la partita si poteva chiudere prima e con un punteggio più rotondo, ma, per i giallorossi, era importante tornare a casa col bottino pieno, confidando sul Napoli… e così è andata.

La Roma, ora, si prepara al recupero di mercoledì col Parma, molto importante per allungare.

E Rizzoli entra nella storia calcistica (negativa)

Il momento clou dell’incontro, però, non sono state le reti messe a segno dai giallorossi, bensì l’insolita esibizione dell’arbitro Rizzoli il quale, al 35′ del primo tempo, prima, lascia correre su una caduta in area dell’attaccante emiliano Sansone, ma di lì a poco, su invito del collega di linea Peruzzo (quello che, nei due ultimi arbitraggi consecutivi, era stato travolto maldestramente da rigori dati e non dati), ci ripensa; e, dopo un prolungato, insolito, inaccettabile, conciliabolo, quello che viene considerato dai vertici dell’Aia (ma solo da loro…) il miglior fischietto nazionale, opta per il no, dopo aver chiesto lumi addirittura a Sansone, l’interessato al possibile fallo !

Ci sono voluti ben 4′ e 36″ perché si pervenisse alla pertinente decisione definitiva di non concedere il penalty e, per i favorevoli alla moviola, giustamente…apriti cielo !

Una situazione, questa, che sicuramente entrerà a far parte degli annali calcistici in quanto, quel che è peggio, creata da un direttore di gara designato per il prossimo mondiale brasiliano.

L’attività nazionale di Rizzoli, specie quest’anno, è risultata molto deludente, e certamente non sarebbe stata da premiare con la partecipazione al mundial ma, nonostante quanto accaduto, nessuno pensi che possa o debba essere revocata: in Italia, anche nel calcio, come in tutti i settori, non esiste la possibilità di dimettersi o di rinunciare e, quindi, Rizzoli, a dispetto di tutto e di tutti, ci rappresenterà. Purtroppo, con un pessimo biglietto da visita.

Europa League: quante aspiranti !

Ormai, nell’ambito del campionato, s’é venuto a creare un mini torneo interno per la conquista dei posti in palio per l’Europa League, dopo il trio di testa; riguardano la quarta e la quinta posizione più il vincitore della Coppa Italia che, a seconda di chi sarà, potrebbe rendere qualificabile anche la sesta. In questa giornata, la Fiorentina, imbattuta a Genova, ha difeso la sua aspirazione e il suo quarto posto, con una buona prestazione contro la Sampdoria dell’indiavolato Mihajlovic (espulso) e ai viola, pur non vincendo, è andata comunque bene perché l’Inter impegnata nel posticipo di lunedì e, quindi già a conoscenza dei risultati delle concorrenti, a Livorno, è stata rimontata e fermata sul pari, facendo infuriare Mazzarri. Ma pure ai nerazzurri è andata ugualmente bene perché la loro diretta inseguitrice, il Parma, è stata sconfitta dalla Lazio…..

Di fatto, mentre la Fiorentina è apparsa in ripresa, chi continua a deludere è l’Inter che, in vantaggio di due reti, si è fatta sorprendentemente raggiungere da un disperato Livorno, sprecando l’occasione d’oro per portarsi ad un punto dal quarto posto.

Il Parma, alla seconda sconfitta consecutiva, mercoledì recupererà a Roma la partita rinviata alla 22^, e questa sarà l’occasione per verificare lo stato di forma della squadra definita la rivelazione del campionato.

In zona europea è entrata di forza anche l’Atalanta, alla sesta vittoria consecutiva, un record: cinica e spietata, la compagine bergamasca colpisce con due reti in 12′ un combattivo Bologna e poi , grazie soprattutto alle parate di Consigli riesce a difendere ottimamente il risultato.

Un punto sotto troviamo la Lazio, uscita vittoriosa dallo scontro spareggio col Parma, deciso da un ritrovato Candreva al 93′, dopo un incontro emozionante nel quale ad avere torto sono stati solo….gli assenti tifosi laziali, nella loro assurda quanto deleteria protesta contro Lotito. Fino a quando continuerà quest’insolita contestazione che, alla lunga, potrebbe danneggiare proprio la squadra ?

Tornano a vincere anche Verona e Torino, rispettivamente, contro il Genoa surclassato da un 3-0 con una doppietta di Toni, e contro il Cagliari, grazie a Cerci tornato al gol dopo un periodo di secca.

E dopo tutte queste squadre, ben sette, fra le aspiranti europee, troviamo anche il Milan la cui rincorsa continua positivamente con il terzo risultato utile consecutivo, sonoro nel punteggio e, soprattutto, finalmente all’altezza quanto a gioco. Trascinato da un Kakà stile vecchi tempi, l’undici rossonero ha tramortito il malcapitato Chievo con due reti del brasiliano (la seconda stupenda) e la terza di un ritrovato Balotelli; ma a destare un’impressione favorevole è stata tutta la squadra che è piaciuta per una costante determinazione, per una buona disposizione in campo e per una nuova coralità d’intenti. Certo, di fronte aveva una delle squadre più malmesse, però, se si pensa che, in analoghe situazioni, in precedenza, il Milan aveva sofferto eccome, allora i tifosi rossoneri hanno di che essere soddisfatti. Ora si tratta di continuare, mantenendosi fuori dalle polemiche societarie; l’ultima delle quali ha riguardato la possibile dipartita di Kakà, il cui contratto prevede la rescissione in caso di mancata qualificazione alla Champions, come rivelato, improvvidamente, da Galliani…

Ma tant’è, una polemica in più o in meno, al Milan, ormai non fa più differenza.

Nelle parti…basse

Nella lotta per non retrocedere che vede coinvolte le ultime cinque, collocate nello spazio di sei punti, solo il Livorno, con una prestazione super con l’Inter, ha conquistato un punto d’oro, respirando, mentre le altre sono tutte uscite sconfitte, confermando ancora una volta la loro debolezza, e, soprattutto, non approfittando della battuta d’arresto del Cagliari che avrebbe potuto calamitare nella disperata situazione anche i sardi, i quali, almeno per il momento restano in un buon margine di sicurezza con cinque punti di vantaggio.

Salvo imprevedibili e inattese rimonte dell’ultima ora, al momento, le candidate alla retrocessione, nell’ordine Catania, Sassuolo, Livorno, Bologna e Chievo, se la giocheranno fra di loro e solo due potranno salvarsi.  

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