Juve delusa ma non deludente, dal Benfica al Sassuolo per rifarsi

Da Lisbona a Reggio Emilia

La Juventus torna dalla trasferta portoghese, semifinale di andata Europa League, delusa solo per il risultato negativo maturato proprio quando sembrava avesse in pugno la partita e tutti si attendevano il colpo vincente.

Infatti, dopo un incerto avvio, nel quale si verificava il fulmineo  vantaggio dei lusitani, i bianconeri, specie nella ripresa, si riprendevano molto bene, disputando una gara con caratura internazionale.  L’unico rammarico, alla fine, il punteggio che premiava il Benfica, squadra forte e ben disposta,  ma,  lo striminzito vantaggio, grazie all’intermezzo di Tevez, tornato al gol dopo cinque anni di digiuno in un torneo europeo, lascia molto ben sperare per la qualificazione nella partita di ritorno della prossima settimana, all’Olimpico di Torino, quale preambolo della finale che si giocherà proprio qui.   Nell’altro incontro, totalmente spagnolo,  il Siviglia ha prevalso per 2-0 contro il Valencia,  ipotecando uno dei due ambiti posti. 

Ora la Juve si rituffa, non subito ma nel posticipo di lunedì sera, nel nostro campionato con un impegno facilmente abbordabile,  a Reggio Emilia contro il Sassuolo, terz’ultimo in classifica ma in netta ripresa (ultime tre partite, due vittorie e un pareggio).

C’é Roma-Milan                                                                                                                                                 

Più impegnativa, invece, la partita della Roma che ospita nell’anticipo di venerdì sera  quel Milan che, pur non facendo vedere grandi prestazioni, è riuscito a centrare cinque vittorie consecutive risalendo in piena zona Europa League.  Gli uomini di Garcia, anch’essi in serie positiva (nove successi di seguito),  si troveranno  di fronte un avversario con una  difesa che negli ultimi  sei incontri ha subito appena due reti  e un attacco che ne ha messe a segno dodici, dati, questi, di poco inferiori a quelli romanisti e, per certi versi, da media scudetto. .                                                                                                                           

Per quanto Garcia continui a credere all’impossibile, almeno  fino a quando la matematica non glielo impedirà,  il più interessato a fare punti rimane il Milan il quale, per continuare nel suo sogno di superare l’Inter  (attuale divario, cinque lunghezze) per conquistare il quinto posto non può permettersi alcuna battuta d’arresto; certo, pensare di poter andare a vincere in casa della Roma attuale, fortissima e implacabile con chiunque,  costituisce un’ impresa non da poco ma, nel calcio, sognare non costa nulla, specie nelle battaglie impossibili…  

Inter-Napoli: sabato sera alle 20,45                                                                                                                                                     

E’ un incontro ricco di motivazioni a cominciare da Mazzarri che si troverà di fronte quel Napoli, bruscamente tradito la scorsa estate per l’approdo sulle rive dei navigli; il presidente  De Laurentiis, per quanto soddisfatto di Benitez, non gliel’ha ancora perdonata e, per questo, ci terrebbe tanto a metterlo in imbarazzo. L’undici partenopeo,  che riavrà nelle sue file il rientro di Higuain, in caso di sconfitta della Fiorentina, indipendentemente dal suo risultato, potrà assicurarsi la certezza della sua partecipazione alla Champions, anche se con i preliminari. Un’Inter lanciatissima, nel gioco e nei risultati, sarà chiamata a confermare la netta ripresa manifestata di recente per tenere lontane le squadre che inseguono,  a cominciare dai cugini del Milan.  

Bologna-Fiorentina, importante per tutti

Anche per la Fiorentina impegno niente male a Bologna, contro una squadra che sta lottando strenuamente per salvarsi e reduce da una sconfitta di stretta misura sul campo della capolista. 

I viola, dopo la battuta d’arresto casalinga ad opera della Roma,  necessitano un’ immediata ripresa,  con l’Inter a due soli punti che incalza più che mai; pertanto, per gli uomini di Montella sarebbe grave tornare da Bologna a mani vuote.  

Le aspiranti all’Europa League                                                                                                                                  

Oltre al già citato Milan, fra le altre squadre che aspirano a piazzarsi per l’ultimo posto possibile in Europa, c’è il Parma, a pari punti col Diavolo (51),  che domenica giocherà a Cagliari, contro un’avversaria ormai quasi al sicuro da pericoli di retrocessione. Due punti più sotto, a 49, troviamo un diversificato  terzetto composto da Torino, Lazio e Verona, impegnati rispettivamente con Udinese, Livorno, e Catania.                                                                                                               

Di queste forse l’impegno maggiore è quello della Lazio in trasferta toscana contro un Livorno che ha richiamato l’allenatore della promozione Nicola, dopo l’intermezzo con Di Carlo; per i labronici, al penultimo posto, questa partita potrebbe costituire l’ultimissima possibilità per un colpo di coda finale e,  se così non fosse, si aprirebbero le porte verso la serie B.                                                             

Per la Lazio cambia il fine ma la sostanza è la stessa: non è più possibile rimandare la vittoria per il terzo appuntamento  consecutivo se si vuole mantenere ancora in piedi qualche chance. 

Per il Torino e il Verona sarà importante il fattore campo ma, mentre per i granata contro la tranquilla Udinese (però non vince da tre turni) non dovrebbero sussistere eccessivi problemi, per i veronesi sarà dura contro il lanternino di coda siciliano che, analogamente al Livorno, è proprio all’ultima spiaggia.

Spifferi di retrocessione                                                                                                                                                      

A quattro giornate dal termine, l’aria di retrocessione si fa sentire e anche forte  per le ultime cinque in classifica, raggruppate in un raggio di sette punti.  Solo il Chievo, posizionato a due punti sopra le altre sta leggermente meglio ma se domenica dovesse tornare da Genova contro la Sampdoria a mani vuote, potrebbe solo sperare in una contemporanea sconfitta del Bologna e del Sassuolo per continuare ad essere parzialmente tranquillo. Considerate le avversarie che questo turno riserva alla quattro derelitte del campionato, sia per forza che per motivazioni, probabilmente le posizioni rimarranno invariate. Salvo, ovviamente, miracoli, nelle previsioni, però, impensabili.       

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