GP di Spagna. Bene Mercedes con Hamilton, la Ferrari non soddisfa Montezemolo

ROMA – “Sono qui a Montmelò perché oggi il mio pensiero va a Michael Schumacher e alla sua famiglia. Su questa pista il 2 giugno 1996 vinse il suo primo Gran Premio con la Ferrari e proprio da qui voglio mandare un nuovo messaggio di incoraggiamento a questo grande amico che sta lottando nella sua gara più difficile”.

Queste le parole del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, riguardo la sua presenza al Gran Premio di Spagna. GP di Spagna che vede ancora primeggiare le Mercedes, con Lewis Hamilton che si conferma il più veloce con 1’25’’524 precedendo il suo compagno di squadra Nico Rosberg che ha girato in 1’26’’509. A completare il podio, l’australiano della Red Bull Daniel Ricciardo (1’26’’509); quarto e quinto posto invece per i due compagni di squadra della Ferrari, lo spagnolo Fernando Alonso (1’27’’121) e il finlandese Kimi Raikkonen (1’27’’296); Sebastian Vettel per un problema elettrico in mattinata non ha fatto in tempo a riparare il guasto per provare anche nella seconda sessione. Secche le parole di Montezemolo a seguito della seconda sessione di prove libere: “Se siamo in questa situazione vuol dire che non abbiamo lavorato bene; dobbiamo rialzarci in fretta”. Nell’incontro con la stampa Barcellona, anche il Team Principal Marco Mattiacci era affianco a Montezemolo, il quale ha rincarato la dose affermando: “La stagione è decisamente molto diversa da quello che noi e i tifosi ci aspettavamo; se siamo a questo punto, non abbiamo lavorato bene. In Canada avremo un pacchetto per fare un passo avanti. Voglio che si torni a vincere, abbiamo tutte le possibilità per farlo”. Quanto all’addio di Stefano Domenicali, il presidente della rossa ha sottolineato che non ha avuto le soddisfazioni legate ai risultati; “Stefano ha lavorato con noi per ventitré anni. In Italia, dove le dimissioni sono cosa rara, il suo è stato un grande gesto soprattutto nei confronti della Ferrari. Dopo le sue dimissioni ho pensato ad una soluzione interna: Mattiacci ha fatto una bellissima carriera in Ferrari, anche se fuori dalla Formula 1; ciò che mi interessa è una persona che sappia gestire un gruppo, un team di F1 è come un’azienda: un team snello capace di programmare. Mi sento ringiovanito, nell’ultimo mese mi sto dedicando anima e corpo alla Formula 1”. La Ferrari deve ancora lavorare molto e lo dice anche Fernando Alonso: “In generale abbiamo avuto qualche difficoltà in più, per una serie di fattori tra cui una pista meno gommata del solito, minor carico aerodinamico rispetto alle Ferrari passate e una scelta delle mescole a mio giudizio troppo conservativa per questo tracciato. Adesso ci attende molto lavoro per cercare di ottimizzare il bilanciamento della vettura ed ottenere il massimo anche se in circostanze poco favorevoli. Dobbiamo essere più bravi degli altri ad apportare le modifiche necessarie e adattarci in tempo per le qualifiche”.

ALESSANDRO ALLEVI

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