Champions League. Juve, è l’ora della verità

ROMA – È giunta l’ora: la partita più importante dell’anno sta per cominciare: questa sera alle 20:45 all’Olympiastadion di Berlino si accendono le stelle. Juventus e Barcellona si sfideranno per alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie, la Champions League.

I catalani l’hanno vinta quattro volte, la Juventus due. Entrambe inseguono il Triplete, con campionato e coppa nazionale già in bacheca, ora una sola potrà aggiudicarsi il trofeo più prestigioso d’Europa.  

I bianconeri di Allegri vengono da un predominio assoluto nel proprio campionato dimostrando di aver trovato la quadratura del cerchio anche in Europa. Il tecnico toscano ha plasmato la sua squadra in un mix di classica tattica all’italiana e una spregiudicatezza tipica delle grandi europee. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. 

Se qualche mese fa si fantasticava nell’immaginare una finale come quella di stasera, con il Barcellona nettamente favorito, ora le distanze sembrano essersi particolarmente ridotte e la certezza che il Barça possa farla da padrona inizia a scricchiolare. 

È vero che i blaugrana vantano il miglior attacco al mondo, con i tre funamboli Neymar, Suarez e Messi, ma è anche vero che la difesa della Juventus è una delle meno battute d’Europa. In più, i bianconeri in attacco possono contare sulla forza e astuzia tattica di Tevez oltre che di un centrocampo solido, esperto (vedi Pirlo) e futuribile (vedi Pogba). 

In una finale può succedere di tutto e questo gli spagnoli lo sanno. Partire come favoriti a volte può diventare un boomerang pertanto Luis Enrique dovrà stare molto attento e ripassare, magari rovistando nella sua esperienza in Italia.

Nel 2006 all’Olympiastadion l’Italia vinse la sua ultima coppa del mondo e chissà se questa sera il cielo sarà nuovamente azzurro sopra Berlino.

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