Serie A: si riparte tra tamponi, contagi e la massima imprevedibilità

Quarantotto giorni: è questo l’arco temporale che è passato dalla fine della scorsa stagione e l’inizio della prossima, ormai praticamente alle porte.

Eppure, ci sono ancora tanti punti di domanda per gli appassionati, anche perché vari fattori portano inevitabilmente a considerarla la stagione più strana e imprevedibile di tutti i tempi. E i 48 giorni di distanza tra le due stagioni sono qualcosa che non è mai successo nella storia della Serie A. La stagione 2020-2021, tra l’altro, durerà solamente nove mesi, con la bellezza di addirittura sei turni previsti durante la settimana, per un calendario che sarà estremamente compattato e complicato, di conseguenza.

Anche gli appassionati di scommesse calcio non hanno le idee molto chiare sui pronostici migliori su cui puntare, anche per via del fatto che, in una stagione del genere, potrebbe succedere davvero di tutto. Non mancheranno, ovviamente, le sorprese, dal momento che anche la mancanza del pubblico potrebbe essere un altro fattore ad incidere, soprattutto se il via libera non dovesse arrivare neanche tra qualche settimana.

Il pensiero di Ariedo Braida sulla stagione 2020-2021

Anche Ariedo Braida, nel corso di un’intervista pubblicata su L’insider, ha voluto esprimere la sua opinione sui vari cambiamenti che siamo osservando in Serie A. inevitabilmente il riferimento all’arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus. Secondo alcuni potrebbe essere una scommessa troppo azzardata, anche perché l’ex centrocampista bresciano non ha mai avuto alcuna esperienza alla guida di un club, nemmeno nelle giovanili. Secondo altri, invece, rispecchiando il pensiero di Braida, Pirlo era già un allenatore in campo quando indossava la maglia del Milan. Un leader silenzioso, a cui non manca di certo il carisma, che potrà fare la differenza soprattutto nella gestione di grandi campioni. 

Braida ha voluto parlare anche dell’acquisto di Sandro Tonali da parte del Milan, sottolineando come sia un’operazione che rappresenta un’ottima base da cui la squadra rossonera deve ripartire per cercare di rilanciare le proprie ambizioni, prima di tutto a livello nazionale, e poi dal punto di vista internazionale.

Chi saranno le contender di Juve e Inter

Gran parte degli analisti è convinta che a lottare per lo scudetto, fino al termine della stagione, saranno solamente Juventus e Inter. Un derby d’Italia che potrebbe durare ben 38 giornate. Eppure, non bisogna sottovalutare anche le altre concorrenti.

Prima di tutto l’Atalanta: se dovesse trovare le risorse soprattutto mentali per fare un’altra grandissima stagione come quella passata, è chiaro che la compagine di Gasperini diventerebbe un osso più che duro per tutte le altre squadre. I risultati della scorsa stagione, anche in Champions League, non possono più portare la squadra orobica a nascondersi, anche se confermarsi è sempre la cosa più complicata. Tanto passerà inevitabilmente anche dal recupero di Ilicic: lo sloveno, l’anno scorso, ha risolto tantissime partite ed è stato un punto di forza impressionante per Gasperini. Se dovesse tornare in quello stato di forma e convinzione, ma anche serenità a livello mentale, allora l’Atalanta può sognare in grande anche nel 2020-2021.

Il Milan, dal canto suo, ha invece bisogno di trovare maggiore continuità. Tra il rinnovo di Ibra, l’arrivo di Tonali, ma anche quello di Brahim Diaz, in attesa di qualche altro colpo, magari a centrocampo, c’è tutto quello che serve per permettere a Pioli di costruire una buonissima stagione, che potrebbe anche diventare importante, ma serve un rendimento costante per tutto il campionato, senza i picchi degli ultimi anni.

Occhio anche al Napoli, che però dovrebbe sostituire degnamente Koulibaly nel caso in cui venisse ceduto al City, così come alla Lazio, anche se la squadra di Simone Inzaghi dovrà ampliare la rosa con giocatori di qualità, altrimenti il doppio impegno campionato-Champions sarà deleterio.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe