“Report” boom di ascolti. Sotto i riflettori il conflitto d’interessi del Cavaliere

ROMA – Alla fine sono servite a ben poco le intimidazioni indirizzate a Milena Gabanelli di Report da parte del deputato del Pdl, nonchè legale del presidente del Consiglio Niccolò Ghedini.

Proprio ques’utlimo ancor prima di aver visionato integralmente gli argomenti andati in onda nella nota trasmissione d’inchiesta li aveva già etichettati come «insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio». D’altra parte il reportage trasmesso durante la serata non era cosa da poco, visto che si è parlato  delle proprietà del Cavaliere nel lussuoso comprensorio di Smeraldo nel paradiso fiscale di Antigua. Un investimento immobiliare da 20 milioni di euro, dei quali 1,7 sono stati sborsati dal premier il 20 settembre del 2007 alla Flat Point Development, la misteriosa società off shore  con sede nelle Antille Olandesi a cui non si sa chi faccia capo. Non lo sanno neppure i magistrati che stanno indagando sul riciclaggio di denaro proveniente dall’Italia, considerando che il piccolo stato è  inserito dall’Ocse nella maglia nera di quei paesi che in tema di fisco non rispettano le norme di trasparenza. Insomma a chi ha versato i soldi Berlusconi?  Per ora tutto rimane avvolto da un fitto mistero.

La Flat Point, che ha anche una sede italiana a Torino, controlla la Emerald Cove International che guarda caso è amministrata da Flavio De Paulis, vicedirettore della banca Arner di Lugano. Lo stesso istituto bancario dove nel maggio scorso transitarono ben 34 milioni di euro per finire proprio nella società Flat Point per dubbie operazioni immobiliari.
Insomma la casa di Montecarlo di cui si è parlato molto nelle ultime settimane appare adesso  una sciuocchezzola rispetto alla scoperta di questo resort di lusso arredato con tanto di cucine Boffi e Jacuzzi.
Quasi sicuramente Ghedini non l’avrà presa tanto bene, visto che quest’oggi i dati diffusi sugli ascolti televisivi hanno registrato un boom nella trasmissione della Gabanelli. Quasi 5 milioni di spettatori con un share pari al 18,70%. Indubbio che il conflitto d’interessi e la tracciabilità delle  ricchezze riconducibili al presidente del Consiglio  non sembrano essere particolari di poco conto, specialmente in questo momento di crisi economica, in cui molti italiani riescono a malapena ad arrivare alla fine del mese.

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