Il Parlamento impegna il governo a rivedere la normativa sulla certificazione sportiva

Un primo risultato per la campagna Uisp #Corroper: più salute per i cittadini, meno burocrazia per fare sport

ROMA – La XII Commissione parlamentare Affari sociali ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna il governo a modificare il Decreto attuativo della legge Balduzzi, in tema di certificazioni sportive. La risoluzione chiarisce la differenza  tra attività ludico motorio  e attività agonistica. 

“Una bella ed importante notizia per l’associazionismo sportivo di base e per lo sport di cittadinanza – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp –  si tratta di un primo importante successo dell’impegno dell’Uisp atraverso la campagna #CorroPer un’altra idea di sport, lanciando la quale il 19 marzo di fronte al Parlamento avevamo chiesto più salute per i cittadini, meno burocrazia er fare sport. Il Governo adesso assuma la risoluzione come riferimento per modificare il decreto Balduzzi e i relativi dispositivi attuativi. Un impianto normativo che fin dall’inizio ha manifestato delle incongruenze rispetto alla tutela della salute per tutti, creando appesantimenti burocratici piuttosto che facilitare la pratica motoria”.

” Un Paese che registra una altissima percentuale di sedentari, tra le più alte in Europa, deve avere una legislazione che sulla tutela sanitaria nello sport stabilisca la presa in carico dei cittadini ma nello stesso tempo sappia distinguere tra le diverse tipologie di attività sportiva – conclude Manco –  E soprattutto non indichi, a parità di tipologia di attività, diversità di trattamento rispetto allo status degli organizzatori. Il governo, come a suo tempo dichiarato dal sottosegretario Delrio, dimostri di avere a cuore lo sviluppo dell’attività motoria come fattore di salute e di benessere dei cittadini e delle comunità, modificando la normativa prima dell’inizio della nuova stagione sportiva, consegnando al mondo sportivo un quadro chiaro per tutelare la salute dei cittadini, garantendo la libertà della pratica motoria e sportiva per tutti”.

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