Basket. Croazia olimpica. Azzurri Ko, manca la fame di vittoria

TORINO – S’nfrange sul più bello il sogno olimpico dell’Italia. Al PalaAlpitour la Nazionale azzurra è stata sconfitta 78-84 dalla Croazia dopo un tempo supplementare nella finale del Pre Olimpico. I croati si qualificano così ai Giochi Olimpici di Rio 2016 insieme alla Serbia, vincitrice del torneo a Belgrado, in attesa di Francia-Canada nel Pre Olimpico nelle Filippine, al termine del quale ci sarà il sorteggio che completerà i due gironi alle Olimpiadi. 

“C”è grande amarezza per questa sconfitta -ha affermato il Presidente Fip Giovanni Petrucci- ma ora dobbiamo rimboccarci le maniche. Serata amara ma domani è un altro giorno. A me piacciono le rivincite e ora proveremo a prendercele al prossimo Europeo. Complimenti ai ragazzi per il grande impegno che hanno messo in questa stagione e complimenti al coach e allo staff tecnico per il grande lavoro. Lavoro che ora non deve andare sprecato. Complimenti alla Croazia che ha meritato e complimenti al pubblico di Torino, meraviglioso tutte le sere”. 

“Sapevamo che sarebbe stata una gara dura -ha detto il Ct Ettore Messina- faccio i complimenti alla Croazia che ha giocato una grande partita e gli faccio l’in bocca al lupo per le Olimpiadi. E” stata una sconfitta tristissima, dispiace molto non esserci qualificati a Rio: per i giocatori, per la Federazione, per il basket italiano e per tutti i tifosi che ci hanno sostenuto fino alla fine. Ringrazio i ragazzi perché in questo mese di lavoro hanno dato tutto, non posso rimproverali di niente”. Il miglior realizzatore dell’Italia è stato Marco Belinelli con 18 punti. Per la Croazia a fare la differenza sono stati Bojan Bogdanovic e Krunoslav Simon rispettivamente con 26 e 21 punti. Prima dell’inizio dell’incontro tutto il PalaAlpitour ha riservato un lunghissimo applauso in memoria di Teo Asperti e Christian Simari, i due ragazzi che ieri pomeriggio hanno perso la vita in un incidente stradale mentre erano diretti a Torino per Italia-Messico. Poco dopo l’inizio c”è stata anche una interruzione di oltre 20 minuti a causa di un problema ai tabelloni.

Implacabile invece il pagellino degli azzurri, molto basso rispetto ai nomi blasonati del basket italiano, dai quali sinceramente ci si sarebbe aspettato molto di più. Insomma, c’è molto da fare ancora, ma soprattutto va marcata quell’elemento mancante che in gergo si chiama fame di vincere, che dovrebbe in teoria serbare il riscatto di un sacrificio compiuto.

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