Amo quelli che non rinunciano ai propri sogni.
Quelli che si rialzano sempre, anche quando si sentono a terra.
Ti ricordi quando era Natale?
Quando credevamo che tutto esistesse
Che bastasse il desiderio per sentirsi felici
La cortina del pensiero
è scesa sui miei occhi
e ti vedo mio poeta.
Nella stanza vuota
piena solo dei tuoi sogni.
Fuori la vita s’è fermata
e la tua fantasia cerca
di volare, ma tu la fai
prigioniera in quei fogli
e come abile sarto
ne ritagli emozioni
e in un susseguire
di parole una, ad una
le scegli,le più belle
arrivano al cuore.
Ti esalti quando scrivi
la tua non è fatica
nasce dall’anima
ed è subito amore.
Quell’amore malinconico
che cerca la solitudine
per non soffrire
ma sei il primo a gioire
delle tue stesse rime
perché chi divide il tuo spazio
è solo lui...L’amore.
Mirella Narducci
Una donna
Piange nel frastuono della città eterna
Sembra un fagotto adagiato
Il volto chino sul sudicio sagrato
bagnato di pioggia e lacrime
Nell' indifferenza di una giornata qualunque
Uomini e donne si affrettano al passaggio
Tra lo scorrere del tempo di una vita tutta uguale la ferocia della miseria dichiarata
Nel cesto vuoto di offerte c è solo una mosca affogata
La donna piange e fa la cantilena
Come un carillon inceppato
In cerca di una pietà non concessa ma solamente annunciata
Piange lacrime di acro sapore
Come la mosca morta ammazzata
nell' indifferenza di una giornata qualunque
In cerca di cibo e miseria
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