Liberalizzazioni un “bluff bizzarro” tutto italiano. Blocchiamo tutte le tariffe per cinque anni

ROMA – Non è a ribadirlo qualche associazione di consumatori “sovversiva” o “comunista” ma lo fa capire bene, secondo l’ultima ricerca a tema il CGIA di Mestre, o almeno, queste sono le mie conclusioni.

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre CGIA è innanzitutto un’organizzazione sindacale che eroga servizi alle imprese e si fa promotrice di battaglie sindacali a sostegno del lavoro autonomo e degli imprenditori. Ma non è soltanto questo. La CGIA di Mestre ha da tempo consolidato la propria immagine e credibilità, sia a livello locale che nazionale, grazie ad un’attività di studio e di ricerca nel settore economico, fiscale e giuridico svolta da un apposito Ufficio Studi. La professionalità, le competenze specifiche e l’applicazione continua dei loro ricercatori sono alla base dell’aggiornamento costante che caratterizza tutti i collaboratori che operano negli uffici dell’Associazione. A volte condivisibile nei metodi di ricerca e spesso no, ma sempre fonte di riflessione.

Liberalizzazioni in Italia si sono rivelate per le famiglie una vera e propria debacle, urge bloccarne di nuove e bloccare le tariffe per almeno cinque anni.

VARIAZIONI TARIFFE PUBBLICHE E COSTO DELLA VITA NEL PERIODO 2002-2012

Azienda o servizio    Costo della vita

Acqua + 69,8%    + 24 %
Gas + 56,7%    + 24 %
Raccolta rifiuti + 54,5%    + 24 %
Biglietti FS + 49,8 %    + 24 %
Autostrade + 47,5%    + 24 %
Energia Elettrica + 38,2    + 24 %
Servizi Postali + 28,7%    + 24 %

Che altro aggiungere, se non cifre alla mano, che siamo davanti e dietro a delle liberalizzazioni che hanno il sapore di colombiano.

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