No Monti Day. 27 ottobre in piazza contro il governo

ROMA – Fervono gli tulimi preparativi per quella che molti definiscono una manifestazione storica, indetta da  Usb, Cobas, insieme e la Rete 28 aprile. Parliamo del “No Monti day”, previsto per il prossimo 27 ottobre a cui molte realtà associative e civili hanno dasto la loro adesione. Ecco riassunti i motivi della mobilitazione come riporta il volantino ufficiale:

  • “NO a Monti e alla sua politica economica che produce precarietà, licenziamenti, disoccupazione e povertà, no alle controriforme liberiste, oggi e domani.

  • “NO a Monti e alla sua politica economica che produce precarietà, licenziamenti, disoccupazione e povertà, no alle controriforme liberiste, oggi e domani.
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NO all’Europa dei patti di stabilità, del Fiscal Compact, dell’austerità e del rigore, che devastano da anni la Grecia e ora L’Italia.
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NO all’attacco autoritario alla democrazia, no alla repressione contro i movimenti ed il dissenso, no allo stato di polizia contro i migranti.
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Sì al lavoro dignitoso, allo stato sociale, al reddito, per tutte e tutti, nativi e migranti.
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Sì ai beni comuni, alla scuola e alla ricerca pubblica, alla salute e all’ambiente, a un’altra politica economica pagata dalle banche, dalla finanza dai ricchi e dal grande capitale, dal taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione dei privilegi delle caste politiche e manageriali,
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Sì alla cancellazione di tutti i trattati che hanno accentrato il potere decisionale nelle mani di una oligarchia.
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Sì alla democrazia nel paese e nei luoghi di lavoro, fondata sulla partecipazione, sul conflitto e sul diritto a decidere anche sui trattati europei”.

L’appuntamento è previsto per sabato 27 ottobre 2012 alle 14,30  a Piazza della Repubblica a Roma. Il corteo che attraverserà la capitale  e si concluderà in Piazza S. Giovanni. 

Intanto gli organizzatori fanno sapere che le adesioni stanno crescendo. alla manifestazione nazionale che verrà presentata nella conferenza stampa indetta per domani, 24 ottobre, presso la Galleria Alberto Sordi di Roma, alle ore 12.00.
 
Fra le ultime adesioni individuali giunte al Comitato promotore, si ricordano quella di Guido Viale economista ecologista; Lidia Menapace, femminista; Ciro Pesacane, Forum Ambientalista; Ugo Mattei, A.L.B.A.; Vittorio Agnoletto; Alberto Lucarelli, assessore ai Beni Comuni e Democrazia partecipativa del comune di Napoli, che aggiunge la sua adesione a quella già giunta dal  sindaco, Luigi De Magistris.
 
Ancora più ampie le adesioni collettive, fra cui quelle di gruppi di “esodati”, gettati sul lastrico dalla legge “Salva Italia” con i micidiali tagli alle pensioni; di associazioni e gruppi di disabili, colpiti dai tagli della legge di stabilità; ampia la partecipazione del mondo della scuola, con studenti, insegnanti, precari, tutti uniti contro le misure di privatizzazione della scuola pubblica e di riduzione degli investimenti nel settore.
 
Il Comitato promotore è formato da persone che lottano, organizzazioni sociali e sindacali, forze politiche e movimenti civili, che si sono assunte l’impegno di dare voce e visibilità alle tante e ai tanti che rifiutano e contrastano Monti e la sua politica di massacro sociale.

Sono fra i componenti del Comitato:
il Movimento No Tav della Valsusa, il Comitato No Debito, il Comitato Sisma 12 dei terremotati emiliani, i disabili del Comitato 16 novembre,  Rete 28 aprile – Opposizione Cgil, Unione Sindacale di Base, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, CUB Roma, USI Roma, USI Udine, Partito della Rifondazione Comunista, Rete dei comunisti, Sinistra Critica, Partito Comunista dei Lavoratori, Laboratorio politico Alternativa, Comunisti Uniti, Partito dei CARC, Comunisti – Sinistra popolare, Piattaforma Comunista, Libera.Tv, delegati Carbosulcis, Fincantieri, Fiat di Pomigliano, di Mirafiori, di Melfi, della Val di Sangro, SAME di Bergamo, Trenitalia, Wagon Lits, Almaviva, Vodafone, Telecom, Alitalia, Videocolor, Alenia, New Holland, dei Vigili del Fuoco, del Pubblico Impego; rappresentanti dei movimenti dei precari della scuola, degli inidonei, dei migranti, di vari movimenti ambientali e di difesa del territorio.

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