Un nuovo progetto per i Rom di Napoli: “Napoli Street Fashion”

Un’idea che nasce da una lunga esperienza nella tutela dei diritti del popolo Rom, per valorizzare le competenze e la creatività della comunità Rom di Napoli; sarà presentato all’Amministrazione comunale partenopea nei prossimi giorni

NAPOLI –  Recupero indumenti, tessuti e accessori per l’abbigliamento (borsette, cinture ecc.). La comunità Rom di Napoli è attualmente costretta a reinventarsi ogni giorno un modello di attività per la sopravvivenza di tante famiglie indigenti. Una rete di operatori umanitari, che fa capo al  Gruppo EveryOne e attualmente conta anche  attivisti umanitari partenopei, lavorando da anni in sinergia con l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il Consiglio d’Europa, la Commissione europea, l’UNAR e le principali organizzazioni internazionali per la tutela del popolo Rom, propone all’amministrazione Comunale di Napoli una via positiva, che finalizzi costruttivamente le energie e le competenze che i Rom locali possono mettere a frutto. “Innanzitutto, è fondamentale che il Comune di Napoli approvi questa linea,” spiegano Roberto Malini e Dario Picciau, portavoce dell’organizzazione umanitaria, ” accordando il crisma dell’ufficialità all’iniziativa. La parola integrazione non significa nulla, se non porta con sé percorsi fattibili e funzionali, in linea con le più importanti esperienze nell’Unione europea. Da troppi anni si sprecano risorse per finanziare associazioni, conferenze, pubblicazioni, mentre alle famiglie Rom povere ed emarginate non perviene alcunché”. Il progetto, battezzato provvisoriamente “Napoli Street Fashion” dovrebbe essere formalizzato con la creazione di una ONLUS per la raccolta di indumenti dismessi, quotidianamente, per le vie della città, con ceste e sacchi caratterizzati dai colori del progetto: in prevalenza l’azzurro. “Se i media ci auteranno in quest’impresa di civiltà,” continuano i portavoce di EveryOne, “la popolazione napoletana avrà un’immagine positiva delle persone Rom intente a un mestiere tradizionale, caratterizzato da colori rassicuranti e improntato alla massima igiene. I vestiti e gli accessori donati, infatti, verrebbero impreziositi dalle Romnì (donne Rom) con decori e particolari tipici delle tradizioni del popolo Rom: tasche, orli, ricami. Prima di tale trattamento “fashion”, i capi verrebbero lavati e disinfettati  in lavatrici ad acqua o a secco”.

Se il progetto, che nei prossimi giorni sarà presentato alla giutna della città partenopea, sarà approvato, l’attività di raccolta degli indumenti verrà affidata alla “Napoli Street Fashion”, con regolari autorizzazioni per lo stoccaggio, il trasporto, il lavaggio e il trattamento dei vestiti, rilasciate dalle competenti autorità. “L’aiuto da parte del Comune riguarderà solo il primo periodo, fino all’autonomia dell’impresa, che potrebbe dare alla città di Napoli una forte immagine europea e tollerante. Riteniamo che il Consiglio d’Europa potrebbe finanziare il progetto, quand’esso sarà avviato. Le professionalità Rom sono già pronte a realizzare questo genere di attività, mentre esperti Rom di ‘street fashion’, come la modista brasiliana Alessandra Da Silva, si sono messi gratuitamente a disposizione per questa iniziativa di inclusione positiva”.

Schema del progetto e fasi dell’attività:

a) il servizio prevede l’impiego di ceste e sacchi (nonché pettorine e berretti) con logo e colori NFS in numero adeguato per coprire il territorio, il riempimento, i controlli, la manutenzione e la rendicontazione. Sarà utile prevedere polizze assicurative.

b) I vestiti saranno sottoposti ad una cernita, per recupero, riciclaggio, smaltimento.

c) Lavaggio dei vestiti destinati al recupero (sono in media il 60% della raccolta).

d) Riparazione dei vestiti.

e) Elaborazione creativa da parte delle Romnì: nasce così la “Napoli Fashion Street” firmata e a denominazione di origine!
f) Ogni abitante può fornire potenzialmente alcuni chili di vestiti ogni anno, quantità aumentabile con operazioni di informazione e di empatia.

Beneficio per l ‘Amministrazione

E’ un piano efficace – se ben tutelato anche durante la sua realizzazione – che eviterà interventi inutili a causa del degrado e creerà posti di lavoro. Il Comune ne trarrà inoltre benefici in funzione dell’accordo stipulato. Non si sottovaluti la resa in termini di immagine nazionale e internazionale e il consenso che ne deriverebbe.

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