Pink Butterfly. Le pagaie rosa in prima linea per sconfiggere il cancro al seno

ROMA – Il cancro al seno è subdolo… é un’esperienza devastante, destabilizzante che abbina la paura di morire al dover imparare a convivere con mutilazioni che ti lacerano il fisico e ti colpiscono subdolamente nella tua sfera emotiva più intima e femminile.

Anche quando pensi di averlo domato con chemio, radio e terapie ormonali, ti lascia addosso la cosa peggiore…la paura. Non ti lascia e continui a vivere in un grigio pallore che ti spegne. Poi un giorno incontro loro, le Pagaie Rosa, una squadra di donne operate che sfidano la vita e combattano il cancro a colpi di pagaia. Le riconosci dai  sorrisi, emozioni, vivacità, un po’ di follia e forse anche di esibizionismo.  Sono donne come me, hanno vissuto la mia stessa esperienza e ora sono vive. Fanno progetti, programmano viaggi, partecipano a gare e manifestazioni sportive in 20 su Dragon Boat, lunghe canoe dalla testa e coda di drago. Si sono aperte e rimesse in gioco completamente e si sono avventurate in un mondo che non avrebbero mai conosciuto se non avessero avuto una diagnosi di cancro al seno. Resistere a questo richiamo è difficile, se ce l’hanno fatta loro allora anche io posso e devo provare. Anche io posso uscire da questo tunnel buio e compresso ed entrare nel rosa. E come? Imparando a pagaiare! …e da quel momento è iniziata la mia fantastica avventura.
Sono passati ormai dieci anni da quando è nata a Roma la prima squadra di donne pagaiatrici, le Pink Butterfly, e dopo loro, grazie alla tenacia e caparbietà di queste splendide donne, l’Italia ha iniziato a colorarsi di rosa.

L’11 maggio, a Castel Gandolfo abbiamo festeggiato il loro decennale.
Guardo il cielo …non c’è tanto sole, ma splenderà. Guardo il lago….. è un po’ mosso, ma si calmerà!
Da tutta Italia arrivano al centro FICK le amiche e la nostra macchia rosa diventa sempre più grande. I sorrisi si moltiplicano e sono più forti del sole che non si decide a uscire in questa giornata incerta, gli abbracci e i ciao sono tanti, non riesco a smettere. Roma, Latina, Empoli, Firenze, Milano, Pavia, Bergamo, Torino, Venezia, Mestre, Jesolo-Cavallino, Cagliari e le nostre ospiti speciali da Bribie Islands Australia. Messaggi di auguri sono arrivati da Chioggia, da Pisa e da Catania.
 Si respira aria di festa, tante le compagne di avventura e di pagaia che riempiono il prato e illuminano la giornata.
Il lago sembra arrabbiato, ma una volta in barca ci sentiamo accolte e scivoliamo sulle sue acque increspate al ritmo dei tamburi. Il battello pieno di gente ci segue da vicino: ci applaudono, ci sorridono, ci fotografano. Una telecamera punta sui  dragon boat, è Rai Sport 1 e segue da vicino le nostre gare e i nostri giri in acqua.
E’ incredibile vedere quanti medici hanno accettato il nostro invito, sono venuti senologi, chirurghi, oncologi, chirurghi plastici e fisioterapisti dell’IFO Istituto Regina Elena, del Gemelli e del Campus Bio Medico di Roma.  Se ne vanno in giro in mezzo alla nostra macchia rosa curiosi e stupiti dalla nostra energia, dalla nostra voglia di vita. Sono abituati a vedere donne sofferenti e impaurite e oggi ci scoprono forti e combattive. Il Prof. Masetti, direttore del dipartimento di chirurgia senologica del Policlinico Gemelli e Presidente della Susan Komen Italia, è il nostro sostenitore più grande.
Rappresentanti di tutte le istituzioni sono presenti: la Presidente della Consulta Femminile per le Pari Opportunità della Regione Lazio Donatina Persichetti, il sindaco Milvia Monachesi e l’assessore Giacomo Moianetti del comune di Castel Gandolfo, il Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola e Gennaro Cirillo Presidente del Coni Lazio della FICK. Campioni olimpici come Daniele Scarpa, Antonio Scaduto e Andrea Facchin. Indossano la nostra maglietta rosa e si fanno fotografare con noi. Sempre al nostro fianco la campionessa paralimpica Sandra Truccolo.
Oggi si realizza un sogno: a festeggiare con noi 10 anni ci sono i medici che in questi anni abbiamo convinto che questo sport ci fa stare bene, i rappresentanti delle istituzioni e del mondo dello sport che ci hanno ascoltato e sostenuto. Sono qui perché credono in noi e nel nostro progetto di vita e vedono con i loro occhi quanta energia positiva abbiamo grazie alle nostre pagaie rosa.
10 anni di avventure, di viaggi, di incontri, di amicizie sempre vive e milioni di pagaiate in tutte le acque dal Nord al Sud dell’Italia e ancora ne abbiamo da fare.
Durante la cerimonia dei fiori le lacrime si mescolano ai sorrisi, l’adrenalina sfuma nella tristezza e anche nella rabbia. E’ l’unico momento in cui vedete la nostra sofferenza per la malattia e per le amiche che ci hanno lasciato. Il messaggio arriva diretto e forte quando lanciati in aria i fiori con un grido di liberazione riprendiamo in mano le pagaie come abbiamo ripreso in mano le nostre vite, con energia e voglia di vita e con il sorriso di chi ha vinto la paura.
Guardando le mie compagne e tutte le amiche che erano con noi mi sono sentita felice e orgogliosa di aver dato il nostro contributo alla diffusione del messaggio. Insieme siamo una forza e possiamo cambiare la vita di tante donne così come sono cambiate le nostre vite grazie al Dragon Boat.
Se anche una sola donna ritroverà il sorriso grazie a noi…..ne sarà valsa la pena.
Ci alleniamo tutti i sabati al lago di Castel Gandolfo……e aspettiamo chi lo desidera a braccia aperte!!!
www.pagaierosa.org

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