Festival Diplomacy. Nuova strategia del mare per il corridoio Adriatico-Ionico

ROMA – Oggi il vertice nella sede di Confitarma a Roma per dare nuovo impulso all’economia dei due mari. Potenziamento del trasporto marittimo, maggiore tutela ambientale ed un impulso per una pesca più sostenibile.

Sono questi i temi chiave dell’incontro “Corridoio Adriatico-Ionico: proposte per una strategia del mare e una economia blu”, che si è svolto stamani a Roma nella sede di Confitarma, nell’ambito della IV edizione di Diplomacy,  il Festival della Diplomazia in corso nella Capitale fino al 18 ottobre.

Carlo Lombardi, segretario generale della Federazione del Mare, nel suo intervento introduttivo, dopo aver ricordato che Adriatico e Ionio collegano i territori di 7 paesi (Grecia, Italia, Slovenia, Croazia, membri dell’Ue, e Montenegro, Albania e Bosnia-Erzegovina), ha sottolineato l’interesse di tutto il cluster marittimo italiano per lo sviluppo di progetti relativi ad un’area di grande rilievo come è il Corridoio adriatico-ionico. In proposito, il segretario generale della FdM, ha ricordato che tra le regioni italiane il Friuli-Venezia Giulia è al terzo posto per importanza delle attività marittime rispetto a quelle complessive. In particolare, nel settore della costruzione navale il Friuli-Venezia Giulia ha uno dei più elevati gradi di specializzazione con il 42,1% degli addetti che lavorano nel comparto a livello nazionale. Il Veneto è al secondo posto per le attività portuali, mentre nel settore della pesca Veneto, Puglia e Marche sono rispettivamente seconda, terza e quarta regione a livello nazionale. Infine, con riferimento alla flotta armatoriale, le regioni Marche ed Emilia Romagna si collocano in terza e quinta posizione. 

Sono intervenuti: Andrea Vitolo, membro per l’Italia del Gruppo “Contact point” dei ministeri degli Esteri dei paesi dell’Unione europea, a cui è affidato il coordinamento della Nuova strategia per il Mare Adriatico e il Mar Ionio, adottata dalla Commissione europea nel 2012; Enrico Pujia, Maria Isabella Verardi, Annalisa Zarattini e Lucio D’Amore, in qualità di “Focal Point” dei ministeri di Infrastrutture e trasporti, Agricoltura e pesca, Beni culturali e turismo, e Presidenza del Consiglio dei ministri.

Gli ambasciatori di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro e Slovenia, e i rappresentanti di istituzioni (Capitanerie di porto, Regione Emilia Romagna), associazioni (Assoporti, Federpesca, Consar) e operatori privati e pubblici (Fincantieri, Gruppo Grimaldi, RAM) hanno illustrato le proposte volte ad una rapida approvazione della strategia Adriatico-Ionica contenuta nella dichiarazione di Bruxelles del 27 maggio 2013 volta ad un utilizzo più mirato ed efficiente di istituzioni, fondi e normative su politiche ambientali e del trasporto marittimo. L’obiettivo è quello di arrivare ad un’approvazione immediata della Strategia in vista della Presidenza dell’Unione europea che nel 2014 spetterà alla Grecia e all’Italia.

In particolare, Paul Kyprianou, responsabile delle relazioni esterne del Gruppo Grimaldi, ha affermato che i collegamenti marittimi nell’Adriatico e nello Ionio sono vitali per lo scambio di merci e passeggeri tra l’Europa occidentale e l’area dei Balcani. Affinché questi flussi crescano ulteriormente occorre un’azione decisa degli Stati membri per potenziare le infrastrutture portuali e i collegamenti con l’hinterland nell’area adriatico-ionica”. “Non meno importanti, anche per quest’area, sarebbero le politiche comunitarie per l’introduzione di un ecobonus europeo che favorisca il trasferimento del traffico merci dalla strada al mare, e per la rottamazione di traghetti obsoleti, e quindi più inquinanti, con unità più eco-sostenibili, rispondenti alle misure internazionali per ridurre il contenuto di zolfo nei carburanti marini”. 

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