Facebook si allarga e compra WhatsApp. Un colpo da 19 miliardi di dollari

NEW YORK – Facebook allarga i suoi orizzonti e acquista la famosa applicazione per scambiare sms WhatsApp.  Un affare costato ben 19  miliardi di dollari e tutti pagati cash, ovvero in contanti e in azioni.

Ora, Mark Zuckerberg, detiene le applicazioni più usate dai giovani di tutto il mondo. Infatti, nel 2012 il creatore di Facebook si era aggiudicato Instagram per oltre 1 miliardo di euro. In base ai termini dell’accordo Facebook versa azioni per 12 miliardi di dollari e altri titoli per 3 miliardi che si potranno sbloccare nell’arco di quattro anni. A ciò si aggiungono 4 miliardi in contanti. A incassare sono l’ucraino Jan Koum, co-fondatore di WhatsApp insieme all’americano Brian Acton nonché suo numero uno, e Sequoia Capital, la sola società di venture capital che ha investito in WhatsApp. Era il 2011 quando aveva messo a disposizione 8 milioni di dollari.  Koum entra inoltre nel consiglio di amministrazione di Facebook.

 

Con questa mossa Zuckerberg ingrossa il bacino dei suoi utenti. Oltre 450 milioni sono infatti quelli di WhatsApp, dei quali il 70% è attivo ogni giorno e nell’arco delle 24 ore si iscrivono un milione di nuove persone. Insomma una rete che cresce a dismisura.

Facebook fa comunque sapere che il servizio resta praticamente gratuito e non verrà invaso da pubblicità. Il focus è infatti sulla crescita della base utenti piuttosto che sulla ricerca di nuovi modi per monetizzare la base stessa. Anche la società, con sede a Mountain View, California, resta indipendente rispetto a Facebook e continuerà a rispettare la privacy. Una volta inviati, i messaggi vengono infatti cancellati dai server di WhatsApp. Si tratta quest’ultimo di un elemento molto caro a Koum, cresciuto in un Paese comunista. «L’infazia di Jan gli ha fatto apprezzare le comunicazioni che non sono intercettate», ha scritto in un blog Jim Goetz, un partner in Sequoia. «Quando è arrivato negli Stati Uniti all’età di 16 anni in quanto immigrato che viveva grazie ai buoni alimentari [forniti dal governo americano], aveva un incentivo extra a restare in contatto con la sua famiglia in Ucraina e Russia», ha aggiunto Goetz.

Il vantaggio per Facebook è che il 70% degli utenti WhatsApp usano il servizio ogni giorno, un «engagement» più alto del 61% del social network di Menlo Park, California. Nel 2013 WhatsApp è stata usata per inviare 600 milioni di immagini, 200 milioni di messaggi vocali e 100 milioni di video-messaggi ogni giorno, in rialzo di oltre il 100% rispetto al 2012. 

L’a.d. Koum ha dichiarato: «l’alto livello di fedeltà e la rapida crescita di WhatsApp sono guidati dalle possibilità messaggistiche semplici, potenti e istantanee che noi forniamo». 

Il titolo Facebook ieri ha chiuso la seduta in borsa in rialzo dell’1,13% a 68,06 dollari, nuovo massimo storico. In seguito all’annuncio, arrivato a mercati chiusi, il titolo è arrivato a cedere nell’after-hours fino al 5% segno che gli investitori si domandano se una tale acquisizione darà i suoi frutti.

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