Ilaria Alpi, vent’anni di misteri

Il 20 marzo del 1994 veniva uccisa a Mogadiscio la giornalista insieme all’operatore Miran Hrovatin

 

 

MILANO – Un delitto rimasto ancora oggi avvolto nel mistero. Una barbara esecuzione per mettere a tacere una giornalista che aveva scoperto scomode verità. Un intrigo tra processi, commissioni parlamentari, audizioni, smentite, evidenti imbarazzi delle istituzioni. Questa in estrema sintesi la drammatica vicenda umana e professionale di Ilaria Alpi, giornalista del Tg3, uccisa a Mogadiscio a 33 anni mentre cercava di fare luce su un traffico di armi e rifiuti tossici che coinvolgeva direttamente le istituzioni del nostro Paese.

In occasione del ventesimo anniversario della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, mercoledì 19 marzo, alle ore 16,30, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si terrà il reading “African Requiem, 20 marzo 1994: appunti di fine giornata”, di Stefano Massini con Isabella Ragonese. Parteciperà la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Interverranno Luciana Alpi, Mariangela Gritta Grainer, Maurizio Torrealta, Andrea Vianello. Coordinera’ Bianca Berlinguer. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera. Lo rende noto un comunicato stampa di Montecitorio. In un’atmosfera perennemente incerta, nebbiosa come la Mogadiscio descritta da Ilaria Alpi, prende vita un reading di luci ed ombre, dove una partitura di voci si amalgama continuamente alla musica. Siamo nei dieci secondi successivi all’omicidio: un bagliore di luce, poi il caos di una faticosa presa di coscienza. Isabella Ragonese èun’Ilaria Alpi appena uccisa, che si desta come da un improvviso letargo e ripercorre la propria vicenda in un susseguirsi di saette di memoria. Ne nasce una carrellata di tredici frammenti, incursioni spietate nella ferita ancora sanguinante di una Somalia contraddittoria, terra di torbidi compromessi e nefandi accordi mascherati dietro l’alibi di una beffarda cooperazione. In un vortice di evocazioni e di opposti stati d’animo, fra tesissime ascese e discese vertiginose, la tela del calvario si tesse e ritesse da sola, componendo un puzzle inaudito in cui le parole di Ilaria si sdoppiano fra Isabella e Luisa Cattaneo. Nel ventesimo anniversario dell’omicidio di Ilaria Alpi a Mogadiscio (1994-2014), Stefano Massini conclude il suo progetto drammaturgico intorno alla giornalista del Tg3: un percorso teatrale affidato alle voci di tre grandi interpreti che si sono susseguite nel tempo: prima Ottavia Piccolo, quindi Lucilla Morlacchi e infine Isabella Ragonese. Il progetto giunge a compimento nel segno dell’interazione con la musica dal vivo e con le sequenze video, a sigillo di una grande “narrazione di immagini” dove l’Africa e’ ventaglio di suoni, odori, colori, percezioni sparse.

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