Serge Latouche in Campania ospite di Mediterraneo Sociale

ROMA – Serge Latouche, il filosofo ed economista padre della teoria della ”decrescita”, sarà in Campania oggi e domani, ospite della società consortile Mediterraneo Sociale, per incontrare le esperienze e le reti di economie sociali territoriali.

Dopo la lectio magistralis di inaugurazione del master per Manager delle imprese agrosociali e delle reti territoriali (Miart) all”Universita” del Sannio di oggi, domani Latouche sarà a Sant’Angelo dei Lombardi (Abbazia del Goleto, ore 17 e 30) per la presentazione del libro di Salvatore Esposito ”Acciuffare la Luna”, alla quale parteciperà il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero. In occasione della lectio lezione magistrale dal titolo ”Nuove economie. Ri-territorializzazione e decrescita” il filosofo ed economista francese ripropone il motivo della “riterritorializzazione” come “necessaria rilocalizzazione delle produzioni e, ancor prima, riscoperta profonda del senso che lega gli uomini ai luoghi”, che rappresenta uno dei pilastri del suo pensiero, noto in Italia come della “decrescita”. Un”idea che “trova immediato riscontro nel modello, vivo e produttivo, delle Comunità locali sostenibili di Mediterraneo Sociale”, spiega una nota che, spiega il presidente Salvatore Esposito, “rappresentano una possibilità, concreta ed esportabile, di governance innovativa partecipata dal basso, un orizzonte politico, e perciò operativo, che preferisce al potere sulla terra, che e” di pochi, quella sovranità sui luoghi che è culturalmente propria delle comunità che li abitano”.

Il volume di Salvatore Esposito, presidente di Mediterraneo Sociale, dal titolo ”Acciuffare la luna. Comunità Locali Sostenibili. Donne e uomini nell’Economia della Reciprocità’’ (Iod Edizioni, 2015), con una vasta introduzione di Serge Latouche, si concentra su “buona formazione, buona occupazione, buon ambiente e buone relazioni”, una sfida che si basa “sulla qualità dei progetti locali e sulla strategia della riterritorializzazione nella utopia concreta della decrescita”. Il master per Manager delle imprese agro-sociali e delle reti territoriali (Miart) rappresenta “un progetto scientifico, sociale ed economico del tutto inedito, volto a sviluppare competenze di management nel campo dell’agricoltura sociale e del welfare di comunità sia nell’ambito del Terzo Settore che dei network territoriali pubblici e privati”. Al Master hanno aderito anche centri di ricerca di eccellenza come l’Università degli Studi di Verona, con il Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia, e l”Universita” Statale Politecnico di Milano (PoliMi). La collaborazione istituzionale di partenza si e” allargata a Comuni e ad aziende agricole profit e non profit, a fattorie sociali, a Slow Food e alle sue Comunità del Cibo, ai gemellaggi con realtà economiche e sociali europee, finalizzati anche all’elaborazione di progetti internazionali per la difesa della biodiversità nei territori rurali e alla promozione della sostenibilità etica e ambientale dei processi economici locali.

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