Dopo mezzo secolo di abbandono, in Italia e in Europa c’è una riscoperta della canapa come pianta multifunzionale che può avere innumerevoli impieghi, dal tessile alla bioedilizia passando per le bioplastiche, i materiali compositi, la farmacopea, la cosmesi e la nutraceutica. Senza contare i benefici che tale coltura apporta all’ambiente. Negli ultimi due anni in Italia sono nate numerose iniziative e la canapa torna a essere coltivata in tutte le regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia. Ma la strada da fare per una filiera strutturata è ancora lunga e tortuosa. L’incontro in Expo raduna i principali attori agricoli e industriali per condividere un percorso di rinascita della canapa industriale.
“E’ qualcosa di più di una speranza, è un’opportunità per molti agricoltori - dichiarano Alessandro Zatta e Beppe Croce per conto di Chimica Verde bionet e di Legambiente - a patto di valorizzare ogni parte fondamentale della pianta, dal seme alle paglie, per rendere economicamente sostenibile la sua coltivazione”.
“La ricerca e le nuove tecnologie - osserva a sua volta Giovanni Bazzocchi dell’Università di Bologna - si stanno nuovamente interessando alla canapa. Dalla bioplastica per stampanti 3D all’olio essenziale come bio-pesticida, la canapa può diventare una sorta di bio-raffineria in pieno campo”.
Sulla stessa linea Cinzia Pagni, vicepresidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori: “In pochi anni - spiega - molti imprenditori, soprattutto giovani, stanno riscoprendo la coltura della canapa. Una coltivazione importante dal punto di vista agronomico, con ricadute positive sull’ambiente e sempre più interessanti prospettive di mercato”.
EXPO Milano - Parco della Biodiversità - Il Teatro della Terra
Mercoledì 2 settembre 2015 - h 14,30-17,30