Unicef: in Medioriente 13 milioni di bambini privati della scuola

ROMA – Sono più di 13 milioni i bambini che a settembre non andranno a scuola nel Medio Oriente a causa dei conflitti in corso nella regione.

Lo rivela l’Unicef denunciando una “situazione disastrosa”. “Più di 13 milioni di bambini non ricevono istruzione nei paesi toccati, più o meno direttamente, dai conflitti armati”, ha indicato l’Unicef nel rapporto pubblicato oggi.Lo studio prende in esame sei Paesi in guerra (Siria, Iraq, Yemen, Libia, Territori palestinesi, Sudan) e altri tre Paesi che accolgono un gran numero di rifugiati siriani (Giordania, Libano e Turchia).”L’impatto devastante dei conflitti si ripercuote sui bambini di tutta la regione”, riassume Peter Salama, direttore dell’organizzazione Onu per il Medioriente e Nordafrica. “Non si tratta solo di danni materiali per le scuole ma anche della disperazione di cui soffre una generazione intera di studenti che vede distrutte le speranze e l’avvenire”

Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef), più di 8.850 scuole in Siria, Iraq, Yemen e Libia non possono accogliere gli studenti perché danneggiate o distrutte, oppure occupate da sfollati se non addirittura da belligeranti. Inoltre, molti genitori non mandano i figli a scuola perché temono per la loro sicurezza: andare a scuola “comporta molti pericoli” per i bambini – spiega l’Unicef, elencando 214 attacchi contro le scuole nella regione nel 2014.Nella Striscia di Gaza, i bambini utilizzano gli edifici scolastici come rifugi, perché le loro case sono state distrutte. Ugualmente in Iraq, dove le scuole accolgono milioni di sfollati in fuga dalle loro case nei territori occupati dallo Stato islamico. Stesso accade anche in Siria, Sudan e Yemen oltre che in gran parte della Libia.”In Siria il conflitto ha distrutto due decenni di lavoro in favore dell’allargamento dell’accesso all’istruzione”, spiega l’Unicef. Vi sono 7,6 milioni di sfollati all’interno del Paese e altri 4 milioni sono fuggiti all’estero. Nei paesi vicini circa 700.000 bambini siriani non vanno a scuola, in particolare in Turchia e in Libano, dove le scuole sono sovraffollate e mancano di mezzi.

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