11 settembre. Il ricordo degli artisti a Ground Zero

NEW YORK – Un altro modo di ricordare l’11 settembre.

Questo lo spirito della mostra che sarà inaugurata domani, il giorno dopo il quindicesimo anniversario degli attentati che colpirono il cuore degli Stati Uniti, provocando la morte di quasi tremila persone. La mostra si terrà al National September 11 Memorial Museum, il memoriale sorto sulle ceneri del World Trade Center nel maggio del 2014 che racconta la storia dell’11 settembre attraverso grandi schermi multimediali, archivi, reperti autentici rinvenuti sul luogo dell’attentato. La mostra ospiterà i lavori di tredici artisti: quadri, sculture e installazioni video. Tra gli artisti che partecipano all’esposizione, Ejay Weiss che per le sue opere ha impiegato le ceneri di Ground zero. Al centro delle sue tele ad acrilico, dei riquadri di cielo blu ad enfatizzare il caos intorno. E blu sono anche le tele dello scultore Christopher Saucedo che negli attacchi alle Torri gemelle ha perso uno dei due fratelli, entrambi vigili del fuoco, entrambi accorsi sul luogo degli attentati. Saucedo, che di solito lavora con acciaio e altri metalli, ha deciso di trasporre la tragedia in grandi tele rettangolari, dipinte di blu dalle quali si stagliano delle linee bianche della consistenza delle nuvole, una composizione eterea e insieme una metafora delle Torri gemelle. 

L’installazione video del Blue Man Group, una performance di arte collettiva, è ispirata ai frammenti di carta che volavano giù dalle torri dopo che gli aerei si erano andati a schiantare contro gli edifici. Un omaggio alla vita e alla morte è la statua in bronzo di una donna che cade per terra con un braccio proteso in avanti: opera di Eric Fischl, Tumbling woman è in prestito dal Whitney Museum. La mostra poi svela il volto delle vittime. Manju Shandler è l’autrice di un’opera che raffigura i 2.763 morti negli attentati. Si tratta di foto ed immagini stilizzate delle vittime e dei loro capelli che prendono la forma ora di serpenti, ora di fiamme.”E’ stato un modo per tirare fuori il dolore e liberamente. E’ stato catartico”, ha detto l’artista. Alla mostra verranno esposti 840 dei quasi 3mila lavori che Schandler ha realizzato in tre anni di lavoro. “Se la missione del museo è di ricordare la storia di chi è sopravvissuto e di chi è morto durante gli attentati, la mostra invece è intima e sobria”, ha detto la direttrice Alice Greenwald durante una visita organizzata per i giornalisti. “La mostra è uno spazio contemplativo, un altro modo per ricordare quel giorno e le emozioni diverse e contrastanti che abbiamo provato”. 

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