A Milano arriva la prima casa rifugio per ragazzi gay

ROMA – Sara’ la prima Casa rifugio di Milano per ragazze e ragazzi omosessuali costretti a lasciare il luogo dove sono cresciuti perche’ rifiutati, non accettati dalla famiglia o da chi li ha discriminati e isolati per il loro orientamento sessuale.

Verra’ aperta in un appartamento confiscato alla Mafia, in via Sommacampagna, in zona Maciachini, con la collaborazione dei centri antiviolenza e l’associazionismo Lgbt e si collochera’ nella rete delle abitazioni per le vittime di violenza gia’ attive sul territorio. La Casa rifugio e’ stato il primo dei tre nuovi progetti presentati durante le giornate del Festival dei beni confiscati alle mafie. Il secondo sara’ una Casa per la socialita’ dolce, il sollievo delle famiglie e i progetti per l’Alzheimer: si fara’ in un bene confiscato in via Varesina, una ex stazione di rifornimento, poi autorimessa, intestata a un pluripregiudicato per traffico internazionale di droga arrestato a meta’ degli anni ’90. Il terzo progetto riguarda invece la messa bando di un autosilo, con 70 posti auto e 10 posti moto in Largo V Alpini. Le 163 unita’ immobiliari gestite dal Comune, tra cui appartamenti, laboratori, negozi, cantine e box sono assegnate per attivita’ sociali senza fini di lucro. Con l’autosilo iniziera’ un nuovo corso. L’amministrazione conta di avere entro l’anno ulteriori beni e di raggiungere quota 200. In futuro inoltre altri progetti saranno realizzati grazie alla sinergia con l’assessorato alla Partecipazione e Cittadinanza attiva, coinvolgendo i milanesi nella destinazione dei beni che saranno trasferiti al Comune. 

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