Esplode l’influenza. A metà gennaio previsto il picco

ROMA – Sono soprattutto i bambini, tra i 5 e i 14 anni, i più colpiti dall’influenza, il cui picco, secondo gli specialisti, è in arrivo: “Il picco quest’anno atteso dalla metà di gennaio è in linea con le previsioni – osserva Massimo Galli, presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) – Lo scorso anno fu registrato proprio sotto le festività natalizie. Il fatto che vengano colpiti i bambini suggerisce che i ceppi implicati quest’anno trovino nella popolazione infantile un particolare contesto di suscettibilità.

Tuttavia -conclude Galli- sulla base dei risultati virologici, sarà possibile evidenziare se vi dovesse essere una ripresa dei casi dovuti a H1N1 come all’inizio dell’epidemia del 2009″. Quanto durerà l’influenza? “Non si esaurirà prima di fine febbraio – sostengono gli specialisti Simit – A marzo e aprile, invece, potrebbero giungere da noi altre forme virali respiratorie che possono causare sindromi simil-influenzali. A rischio saranno ancora gli anziani, con comorbidità che possono andare incontro a complicanze polmonari e cardiache. È importante che questi pazienti vengano costantemente monitorati dal medico di base. Non è consigliato il ricovero se non in presenza di complicanze particolari”. Nell’ultima settimana dell’anno l’Iss ha registrato un brusco aumento del numero di casi in tutte le classi di età. Negli ultimi giorni sino al 31 dicembre sono state colpite in Italia oltre 673mila persone registrate, per un totale di oltre 2 milioni di italiani interessati dall’inizio dell’epidemia. Le regioni con più casi sono Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Calabria.  

“Prevediamo nelle prossime settimane, intorno a metà gennaio, un ulteriore aumento di casi, ma la rete infettivologica è pronta su tutto il territorio – rassicura Claudio Mastroianni, segretario Simit e direttore della Uoc Policlinico Umberto I – Malattie infettive, Università La Sapienza Roma – È ancora consigliato l’uso del vaccino anti-influenzale, la principale arma a nostra disposizione contro l’influenza. E ricordiamolo – sottolinea- non si tratta di una malattia banale, soprattutto quando colpisce persone a rischio, come anziani, soggetti immunodepressi, bambini e donne in gravidanza”. Ma cosa fare in caso di sindrome influenzale? “E’ essenziale rimanere a riposo e al caldo, bere bevande calde, usare anti-infiammatori e antipiretici – raccomanda Mastroianni – E’ da auspicare un uso consapevole degli antibiotici, solo nei casi di complicanze batteriche. In genere vanno evitati, poiché – conclude – si tratta di una forma virale che può essere curata con terapia sintomatica”. 

Condividi sui social

Articoli correlati