Si svolgerà ad Assisi dal 24 al 27 novembre 2018 la IV edizione della Borsa del Turismo Internazionale

Un appuntamento importante per quanti operano nel campo del turismo religioso. Quest’anno la scelta è caduta su Assisi in quanto città simbolo di un turismo religioso “in cammino” verso la cultura, l’arte e l’ambiente.

La BTRI si rivolge al mondo del turismo religioso e dei pellegrinaggi, del turismo culturale, artistico e storico per far emergere le eccellenze dell’offerta nei rispettivi settori. L’obiettivo è quello di intercettare i flussi turistici mondiali, offendo un’esperienza che sia allo stesso tempo, religiosa e morale, artistica e culturale, spirituale e ambientale.

 Secondo il WTO (Word Trade Organization) sono oltre 300-330 milioni i “turisti religiosi” nel mondo, con un notevole giro di affari (stimato in oltre 18 miliardi di dollari) e con trend crescente verso località considerate sacre o con ricco patrimonio culturale, storico, artistico, sia in Europa che in altri continenti.

All’edizione 2018 della BTRI che si svolge ad Assisi dal 24 al 27 novembre, partecipano oltre 50 buyer tra italiani ed esteri e sono accreditati oltre un centinaio di sellers provenienti dall’Umbria, dall’Italia e da alcuni Paesi esteri.

Alla conferenza stampa di presentazione della Borsa del Turismo Religiosa Internazionale che si è svolta a Roma presso la Sede dell’Enit, erano presenti il sindaco di Assisi Stefania Proietti, Il direttore esecutivo di Enit Giovanni Bastianelli, il direttore della BTRI Nicola Ucci, il dirigente del settore Turismo di Assisi Giulio Proietti Bocchini, il presidente di Federalberghi Perugia Simone Fittuccia e la presidente di Discover Assisi Convention Bureau Elena Angeletti.  

Durante la conferenza stampa, il  direttore esecutivo dell’ENIT Giovanni Bastianelli ha sottolineato: “I percorsi di fede confortano sulla tendenza sempre crescente ad una ricerca interiore. Non è un caso l’aumento degli introiti internazionali in Italia del 71,4% nel 2017 rispetto al 2016 secondo l’Ufficio Studi Enit su dati Banca d’Italia. Il motivo religioso spinge al viaggio e alla sosta nei luoghi di culto soprattutto nel mese di maggio fino a giugno e nei periodi di settembre e ottobre, contribuendo alla distribuzione dei flussi durante tutto l’arco dell’anno. Le destinazioni principali si confermano Roma, Assisi e San Giovanni Rotondo, San Giovanni a Piro, Cagliari, Milano e Piacenza in termini di entrate internazionali e i mercati che spendono di più nelle località turistiche religiose italiane sono Brasile (21,1 mln di €), Francia (14, mln di €), Spagna (12,3 mln di €) Colombia (10,3 mln) e Cile (9,9 milioni di €), tutti in crescita nel 2017 sul 2016”.  

Il sindaco di Assisi Stefania Proietti  ha dichiarato: l’amministrazione comunale di Assisi è onorata di ospitare la Borsa del Turismo Religioso Internazionale, per un appuntamento che ha l’ambizione di espandere questo mercato, creando relazioni innovative, nuove idee e orizzonti. L’obiettivo è quello di intercettare i flussi turistici mondiali, offrendo un’esperienza che sia, allo stesso tempo, religiosa e morale, artistica e culturale, spirituale e ambientale”. 

Nicola Ucci, direttore della BTRI, ha concluso: “La scelta di Assisi è coerente con l’impostazione degli itinerari religiosi, artistici e culturali da offrire al mercato. E’ una scelta che speriamo di ripetere per almeno tre anni, in collaborazione con le istituzioni locali e regionali e le associazioni di categoria”.

A contribuire alla realizzazione della BTRI  sono intervenute, oltre al Comune di Assisi, due importanti associazioni, la Federalberghi Umbria e “Discover Assisi – Convention Bureau”, con i loro presidenti – rispettivamente Simone Fittuccia ed Elena Angeletti.  

                                   

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