Un libro per diffondere la “buona” medicina estetica

“Verità è Bellezza: la Medicina Estetica in Italia oggi” è il titolo del volume edito dalla Sime per fornire al pubblico un riferimento per potersi avvicinare a questa meravigliosa disciplina senza rischiare più di quanto qualsiasi terapia medica possa far rischiare loro.

Ecco, questo è il punto. La medicina estetica richiede preparazione, esperienza, rigore e non può essere improvvisata. Come si legge nella prefazione “quando si parla di medicina estetica vengono subito in mente ritocchi facili e punturine. Insomma viene associata a un’idea di medicina facile e di poco conto. Non è cosi, ma purtroppo negli ultimi anni una certa spregiudicatezza da parte  di alcuni medici ha contribuito a diffondere questa idea. Per riportare la Medicina Estetica nei giusti binari è stato realizzato questo volume, redatto a più mani, tutte di professionisti altamente preparati. La Storia della Medicina Estetica, La Vita Ormonale, Il Viso, Il Corpo, La Pelle, L’Acne, L’Alimentazione, Le Complicanze, La Medicina Estetica e L’Oncologia, Le Complicanze, La Visita: alcuni dei capitoli ciascuno in cui sono suddivise le 140 pagine del volume. Ciascuno di essi affronta in maniera esaustiva e con un linguaggio semplice dubbi e domande fornendo adeguate spiegazioni scientifiche. Insomma, un libro che mancava, per capire davvero cosa la medicina estetica può e cosa non può fare.

Occasione della presentazione l’inaugurazione oggi a Roma il 40esimo congresso nazionale della Sime-Società Italiana di Medicina Estetica presieduta dal dottor Emanuele Bartoletti, che quest’anno vede oltre 3000 medici iscritti alla tre giorni di lavori. “Dare ai pazienti gli strumenti per renderli più consapevoli” questo il tema portante della relazione introduttiva presidente della SIME durante la quale ha approfondito alcuni concetti portanti ed essenziali, tesi a difendere la professione medica e ad aiutare il paziente a riconoscere i professionisti impreparati o persino abusivi, a diffidare dalle formule fai da te reperibili online o degli studi non autorizzati, ad assumere insomma tutte le cautele necessarie per non mettere a rischio la propria salute. 

“La medicina estetica non è una specializzazione universitaria ma questo non significa, come spesso invece avviene in Italia, che chiunque possa fare qualsiasi cosa. Il paziente deve sapere che esistono dei percorsi formativi per il medico estetico e che il medico estetico DEVE essere formato. La differenza tra il medico estetico formato e quello non formato sta nel fatto che il primo conosce le complicanze cui può andare incontro il paziente, come prevenirle, come  riconoscerle e quali terapie attuare. la medicina estetica agisce sul “come prevenire e come gestirsi” non come correggersi o come cambiare”. In questa linea va anche l’accordo in via di definizione tra la Sime e CittadinanzAttiva con l’obiettivo primario di creare informazione ed empowerment dei cittadini relativamente al tema della medicina estetica. Tra i tanti temi che saranno affrontati dalle numerose sessioni del Congresso quello della Medicina estetica al tempo dei social: l'”effetto selfie” che distorce i tratti e crea effetti inesistenti sta creando gravissimi problemi soprattutto tra i Millennials con il risultato che molti tra i più giovani chiedono interventi estetici laddove non sono affatto necessari, ma creati solo da errate prospettive dell’inquadratura o dalle distorsioni dovute alla distanza focale dell’obiettivo troppo ravvicinata.

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