Giochi di carte più famosi al mondo: quali sono?

I giochi di carte ci accompagnano lungo la nostra vita e fondano le proprie origini addirittura dell’Indostan, verso l’800 E.V. Un dizionario cinese del 1678 E.V. afferma che furono inventate nel 1120 a.E.V. per il divertimento delle concubine di Seun-Ho.

Alcuni antiquari dicono che le carte da gioco vennero introdotte in Europa dai saraceni invasori che attraversarono il Mediterraneo nel 711 E.V. Altri asseriscono che i crociati portarono le carte da gioco dall’Oriente. Comunque, c’è un certo accordo sul fatto che le carte non erano usate comunemente in Europa fino alla prima metà del XV secolo. 

Alcuni hanno pensato che le carte da gioco siano giunte in Occidente dall’Oriente come gli scacchi, portate da un popolo di nomadi, gli zingari. È interessante notare che, in molti luoghi, gli scacchi si giocavano anche con le carte. La Spagna introdusse le carte da gioco nel “Nuovo Mondo”, le Americhe, quando Cortez conquistò il Messico. Il re Montezuma si dilettava molto guardando i soldati spagnoli giocare a carte.

A questo punto forse avrete concluso che c’è molta discordanza circa l’origine delle carte da gioco quando si tratta di indicarne con precisione tempo e luogo. Ma nonostante la diversità d’opinione, le carte da gioco ebbero evidentemente origine in Oriente. Ciò che conta, in ogni caso, è che i giochi di carte hanno una storia molto importante alle spalle che arriva fino ai nostri tempi. Ma quali sono i giochi di carte più amati di sempre? Scopriamolo insieme. 

La Scopa

Non possiamo non partire dal gioco per antonomasia: la scopa. La nascita della scopa e dello scopone, malgrado i tanti sforzi di appassionati e studiosi, è ancora avvolta nel mistero. In un’opera uscita a Milano nel 1937 (la princeps, irreperibile, è del 1932) compare per la prima volta il testo latino sullo scopone, insieme a una versione napoletana e a una italiana, attribuito a un fantomatico monaco o prete partenopeo (ma per Pratesi si trattò di un laureato in legge); passato alla storia come Chitarrella, sarebbe vissuto fra la prima e la seconda metà del Settecento. Nelle edizioni ottocentesche dell’opera attribuita a Chitarrella non si fa però il minimo cenno né allo scopa né allo scopone. A partire dalla prima di cui abbiamo notizia, nella quale al testo latino è affiancata, pagina dopo pagina, la traduzione italiana; il frontespizio recita: De regulis ludendi ac solvendi in Mediatore, et Tresseptem auctore Chitarrella. Delle regole di giocare e pagare nel Mediatore, e nel Tressette del signor Chitarrella.

Il blackjack

Altro gioco dalla storia affascinante è il Blackjack. A volte prende il nome di 21, dal momento che i giocatori cercano di ottenere una mano pari a 21 per vincere. Nel blackjack i giocatori non competono tra di loro, ma sfidano il banco, ovvero il tavolo del gioco. L’origine del blackjack, come molti altri giochi da casinò, è ancora dubbia. Ciononostante, molte persone pensano sia nato in Francia in un casinò tradizionale nel 1700. Il gioco, all’epoca, veniva chiamato Vingt-et-Un.

Vingt-et-Un in francese significa appunto ventuno (21). Ad oggi, i giocatori di tutto il mondo continuano a utilizzare il numero per chiamare il gioco. Alcuni ricercatori ritengono che il gioco fosse una variante di altri giochi di carte che erano popolari in Francia al tempo.

Tra le diverse versioni di Blackjack, Vingt-et-Un (21) è quello più diffuso. Ha cominciato ad apparire gradualmente in Nord America con i coloni francesi. Tuttavia, le regole del Vingt-et-Un a quel tempo erano leggermente diverse dal Blackjack di oggi. Ad esempio, il dealer era l’unica persona autorizzata a raddoppiare, e c’erano round di puntate tra ogni carta distribuita.

Il gioco divenne molto popolare in Nevada poiché fu il primo stato a legalizzare il gioco d’azzardo, nel 1931. A quel tempo, il gioco aveva ancora il nome di 21. Quel che è certo è che il blackjack continua a far parlare di sé e ad attirare nuovi potenziali giocatori pronti a scoprire come si gioca a blackjack. 

Baccarat

Anche il baccarat ha una storia interessante, risalente a secoli precedenti, quando rappresentava uno dei principali passatempi degli appartenenti alla nobiltà, soprattutto in Europa. Con il passare del tempo, il baccarat, noto anche con il nome di Baccarà ha assunto un ruolo sempre più centrale nel mondo dei giochi online. Si gioca utilizzando non un singolo mazzo di carte ma possono essere dai quattro agli otto mazzi, in base a quale modalità di svolgimento si scelga di utilizzare, da cinquantadue carte francesi (riconducibile al fatto che storicamente il baccarat era un diletto per i nobili della Francia del quindicesimo secolo), non utilizzando però i jolly. I giocatori variano da un numero minimo di due ad un massimo di quattordici.

Condividi sui social

Articoli correlati