Il MOHRE pubblica un dossier sulla salute di genere

Nella giornata delle donne un analisi sulla salute di genere del Mediterranean Observatory of Harm Reduction

Vivono più a lungo anche perché mangiano meglio, fanno più attenzione alla propria salute, bevono e fumano di meno (anche se ancora troppo). Le donne italiane vivono mediamente fino a 85,2 anni mentre gli uomini non superano gli 80,8. Questa maggiore longevità dipende da vari fattori, uno dei quali è rappresentato da nutrizione e stile di vita che tentano di applicare anche all’interno delle loro famiglie. Proprio alla salute delle donne il MOHRE (Mediterranean Observatory of Harm Reduction) ha dedicato un dossier in occasione della Giornata internazionale della Donna alla salute di genere e a quella femminile.

Il dossier è scaricabile gratuitamente da oggi 8 marzo dal seguente link https://mohre.it/

Il mondo occidentale si trova sulla soglia di una trasformazione demografica senza precedenti in tema di invecchiamento della popolazione. Le cause si sostanziano nel fortissimo declino della natalità’ e nell’aumento altrettanto sostenuto della sopravvivenza anche alle età più’ anziane. Tra il 1887 e il 2014 in Italia, infatti, la durata media della vita (o speranza di vita alla nascita) è passata da 36 a 80 anni per gli uomini e da 36 a 85 anni per le donne, con un aumento di 44 e 49 anni, rispettivamente. Il nostro paese ha valori della speranza di vita tra i più’ alti d’Europa.

“Su alcuni aspetti però si può e si deve migliorare” sottolinea il Professor Fabio Beatrice, Direttore del Board Scientifico di MOHRE “ad esempio aiutando le donne a smettere di fumare o, ancora meglio, a non iniziare affatto. Anche in virtù dell’evidenza che nel sesso femminile la cessazione è più ardua a causa di complicati meccanismi ormonali. Contribuisce poi, nel comportamento tabagico, l’azione anoressante della nicotina e l’utilizzo della sigaretta per mantenere il peso corporeo.

Ecco perché la cessazione autogestita è particolarmente sconsigliabile, un iniziale allontanamento dal fumo è spesso seguito da una ricaduta e da fallimenti ripetuti a medio termine. È quindi necessario intercettare le donne in alcune finestre di ‘ricevibilità’ come il desiderio e la pianificazione di una gravidanza”. Mai prima nella storia così tante persone hanno goduto di una tale longevità e buona salute. Più persone rispetto al passato restano attive per più tempo, prolungano la carriera lavorativa e partecipano ad attività sociali dopo il pensionamento. Grazie a igiene, stili di vita più sani e ai progressi della medicina (miglioramento della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie), la maggior parte delle persone over 60 è in forma e può scegliere il modo in cui trascorrere il proprio tempo.

“La salute e una terza età sana non sono un obiettivo impossibile”, spiega Johann Rossi Mason, Direttore Editoriale della testata, “è importante continuare ad informare correttamente e puntare sugli stili di vita per prevenire sia le malattie croniche che quelle, più temibili, degenerative. Per limitare invece l’incidenza di tumori, al secondo posto come causa di mortalità nelle donne, abbiamo voluto ribadire l’importanza di sottoporsi agli screening così come consigliato dai calendari nazionali”.

In Italia, per garantire equità nell’accesso a una diagnosi precoce, il Servizio sanitario nazionale offre a tutta la popolazione la possibilità di effettuare tre programmi di screening gratuiti per la prevenzione dei tumori. Sono solo tre, perché non per tutti i tipi di tumore esistono esami di screening efficaci, capaci cioè di individuare il tumore in fase precoce per un campione molto vasto di popolazione. I primi due riguardano la salute della donna, sono il tumore al seno e al collo dell’utero. Il terzo, comune per tutti, è il tumore del colon-retto: una malattia divenuta la seconda neoplasia nelle donne e la terza negli uomini.

Condividi sui social

Articoli correlati